Sabato, 24 Aprile 2021

Alla conquista di Milano, Paola Labadini: “Siamo l’unica realtà che offre prospettive di crescita"

Preparata, determinata e già una lunga esperienza nel mondo immobiliare. Paola Labadini è uno dei volti nuovi del franchising su Milano: da un anno ha aperto l’ufficio di Bocconi e pensa già a nuove aperture in città. Per superare l’agguerrita concorrenza nella “city”, Paola non ha dubbi: la ricetta è lavorare ogni giorno con onestà e trasparenza. E nel tempo libero? la mamma, l’hobby più bello del mondo!

Riavvolgiamo il nastro: cosa facevi prima di entrare nel franchising? Come hai conosciuto Iconacasa?
“Il mio viaggio nel mondo immobiliare è iniziato nell’ormai lontano 2007 in un altro franchising: ho iniziato dal basso, prima come segretaria, poi come responsabile fino ad aprirmi il mio primo ufficio nel 2011 insieme a Daniel Planta (attuale capo distretto in Iconacasa, ndr). Con lui ho una amicizia di vecchia data, ed è proprio grazie alla sua conoscenza che sono entrata in Iconacasa. Infatti ho lasciato la vecchia azienda e per un certo periodo non sono riuscita a dedicarmi a pieno all’attività immobiliare perché ho avuto una bambina. Da circa un anno sono tornata in pista e ho ripreso subito i contatti con Daniel: con lui c’è un rapporto di stima e fiducia reciproca, un metodo di lavoro collaudato e così mi ha presentato Iconacasa. Così un anno fa è iniziata la mia storia nel franchising con l’ufficio di Milano Bocconi”.

Oltre alla conoscenza con il capo-distretto Daniel Planta, quali sono i motivi che ti hanno convinto ad entrare in Iconacasa?
“Ti dico la verità: ho visto la genuinità, la semplicità e la passione. Si vedono i valori aziendali, pur non conoscendoli mi sono arrivati subito. Ho visto una realtà in piena ascesa e crescita. Mi piace che ci sia un confronto e uno scambio di opinioni: è sempre molto stimolante. Con giovani e tanto entusiasmo e risultati tangibili. Poi ovviamente il consiglio di Daniel mi ha fatto accettare ad occhi chiusi”.

"In Iconacasa ho visto una realtà in piena ascesa e crescita. Mi piace che ci sia un confronto e uno scambio di opinioni: è sempre molto stimolante".

Milano è in fortissima espansione: pensi anche tu a nuove aperture su Milano? C’è una zona che rappresenta il tuo ‘sogno nel cassetto’?
“Il progetto di espandermi e di aprire nuovi uffici c’è, ma non ho un particolari preferenze. Tutte le zone di Milano sono molto interessanti, tutte di danno qualcosa. Poi oltre Milano è molto interessante la provincia, la zona verso Linate. Al momento però sono molto concentrata sul consolidamento del mio ufficio, in futuro vedremo”.

A proposito del capoluogo lombardo, come reputi il mercato della zona? Cosa offre in più Iconacasa per superare i competitors?
“Il mercato di Milano va sempre molto bene, non conosce crisi. Soprattutto è molto veloce e c’è tantissima richiesta. Nella mia zona, in particolare, c’è carenza di offerta e bisogna essere particolarmente bravi per assicurarsi la fiducia dei venditori. Per raggiungere questo obiettivo il lavoro quotidiano dovrà essere sempre improntato su una estrema onestà e trasparenza, cose che però non è sono sempre scontate nel nostro settore”.

Per qualsiasi team è fondamentale fissare degli obiettivi: secondo te cosa non deve assolutamente mancare all’interno di una agenzia per raggiungerli?
“L’entusiasmo prima di tutto, se manca quello manca tutto. Poi ovviamente la perseveranza e la passione in quello che fai. Tutto questo, insieme all’onestà e alla trasparenza di cui parlavamo prima, alla lunga ripaga”.

"Il lavoro quotidiano deve essere sempre improntato su una estrema onestà e trasparenza, cose che però non è sono sempre scontate nel nostro settore”.

Adesso immagina di essere davanti ad un potenziale nuovo affiliato: come presenteresti Iconacasa per convincerlo ad entrare nel franchising?
“Direi che se sei imprenditore e vuoi realizzare i tuoi sogni, Iconacasa è il posto giusto: qui puoi trovare grande entusiasmo, la fiducia, l’aiuto dei colleghi e un gruppo unito. È un franchising in grande espansione e quindi ci sono ottime opportunità di crescita: si tratta forse dell’unica realtà nel settore che al momento offre una prospettiva”.

Ora lasciamo da parte il lavoro: chi sei fuori dall’ufficio? Cosa fai nel tempo libero?
“Ho una bimba piccola, di appena 3 anni, quindi tutto il tempo passato fuori dall’ufficio lo dedico interamente a lei. E ne sono molto felice: possiamo dire che fare la mamma è sicuramente l’hobby più bello del mondo”.

 

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L'obiettivo di Stefano Felicani: “Trasmettere a tutto il team metodo e valori Iconacasa”

Grande competenza, esperienza da vendere nel mondo immobiliare e una forte attenzione per il sociale. Stefano Felicani è l’Affiliato di Sassuolo e nella nostra rubrica Iconapeople non solo ha raccontato del suo ingresso nel franchising, ma ha anche parlato del mercato immobiliare nella “sua” Sassuolo. Nonostante la sua grande esperienza, in Iconacasa ha trovato le motivazioni e l’ambiente giusto per crescere ancora.

Facciamo un passo indietro: cosa facevi prima di entrare in Iconacasa? Quando e come hai conosciuto e poi sei entrato nel franchising?
“Prima di conoscere Iconacasa gestivo un'agenzia immobiliare privata: il mio primo ufficio l'ho aperto nell’ormai lontano 1988! Poi il 2020 è stato l’anno della svolta: ero stanco di gestire la mia agenzia e non trovavo più le giuste motivazioni. Così ho ricontattato un vecchio amico che, oltre ad aver lavorato con me alcuni anni prima, nel frattempo era entrato in un giovane franchising… e così eccomi qui”.

C’è una persona in particolare a cui sei riconoscente per il percorso intrapreso in Iconacasa?
“Senza dubbio quell’amico di cui parlavo poco fa. Michele Cuonzo, componente del direttivo e titolare di altri due uffici in Emilia Romagna. Un amico prima ancora che un collega! È grazie a lui che ho conosciuto il marchio ed è grazie alle sue parole che ho deciso di entrare in Iconacasa”.

"Michele Cuonzo è un amico prima ancora che un collega! È grazie a lui che ho conosciuto il marchio ed è grazie alle sue parole che ho deciso di entrare in Iconacasa".

Oltre alle parole di Michele Cuonzo, cosa ti ha portato a scegliere Iconacasa rispetto ad altri competitor?
“Dopo aver parlato con Michele, è stato fondamentale l'incontro con Giancarlo Quassia, uno dei nostri presidenti e fondatori, che mi ha colpito per l'entusiasmo che riesce a trasmettere con il suo atteggiamento. Poi mi ha colpito da subito, già alla prima riunione Affiliati, lo spirito di grande collaborazione, di voglia di crescere, l'entusiasmo che ho riscontrato in tutti i colleghi e in particolare la capacità di fare squadra, sia all'interno dei loro uffici, sia nella rete. Ho avvertito immediatamente un grande senso di appartenenza che, nella mia lunga esperienza in passato, non avevo mai sentito”.

Al momento il tuo business è concentrato su Sassuolo: parlaci del mercato della città, le sue caratteristiche, punti di forza e debolezze.
“Sassuolo rappresenta una realtà economicamente importante della provincia di Modena ma che risente, nel bene e nel male, dell'andamento del settore trainante della città: l'industria della ceramica. Opero da 20 anni sul mercato immobiliare della città e posso dirvi che ha conosciuto un grande fermento dal 2000 al 2010, anno in cui, causa un periodo di crisi del settore ceramico, ha subito un forte rallentamento della richiesta e, di conseguenza, un marcato ribasso dei prezzi. Negli ultimi anni c'è stato un timido recupero rallentato, però, dall’effetto Covid. Una caratteristica consolidata del mercato immobiliare di Sassuolo è la sua grande "dipendenza" dall'ottenimento di mutui per l'acquisto prima casa”.

A proposito di uffici, stai già pensando a nuove aperture? C’è una città che rappresenterebbe il tuo "sogno nel cassetto"?
“Quando sono entrato in Iconacasa, il mio obiettivo era quello di avviare e consolidare l'ufficio di Sassuolo, piazza che conosco molto bene, per poi aprire un ufficio a Formigine, paese limitrofo, nel quale tra l'altro risiedo, ma che credo abbia enormi potenzialità per il nostro lavoro”.

"Sassuolo rappresenta una realtà economicamente importante della provincia di Modena ma che nell'immobiliare risente, nel bene e nel male, dell'andamento del settore trainante della città: l'industria della ceramica".

Hai ormai una grande esperienza di gestione in ufficio: secondo te cosa è essenziale per raggiungere gli obiettivi del tuo team?
“Credo che la prima qualità di un affiliato sia quella di riuscire a creare un gruppo affiatato e la capacità di trasmettere a tutto il team il metodo Iconacasa ed i valori che la rete porta con sé: lealtà, curiosità, coraggio e voglia di crescere.”.

Adesso non parliamo più di Iconacasa! Chi sei fuori dall’ufficio? Raccontaci anche di hobby e passioni
“Nel tempo libero sono una persona molto tranquilla che dedica il non molto tempo libero che il lavoro ci concede alla famiglia. Mi ritengo una persona fortunata, in quanto anche dopo 30 anni, la cosa che preferisco è trascorrere il tempo libero con mia moglie e, quando è possibile, con mio figlio. Ho un sogno nel cassetto che spero di realizzare un giorno: impegnarmi nel sociale. Credo che se ognuno di noi dedicasse anche solo un po' del suo tempo alle persone che, a diverso titolo, hanno bisogno di un aiuto, il mondo sarebbe migliore, ed anche noi ci sentiremmo un po’ più felici”.

 

 

 

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