Lunedì, 20 Gennaio 2020

Gli italiani tornano a comprare casa: nel 2020 compravendite e prezzi in aumento

Il crollo dei prezzi degli ultimi anni e i bassi tassi di interesse spingono a investire nel mattone: alletta anche l'ascesa degli affitti brevi.

Segnali positivi dal real estate tricolore. Secondo la recente analisi pubblicata da Il Sole 24 Ore, infatti, quello appena iniziato sarà un anno positivo per il mercato immobiliare italiano, non solo dal punto di vista delle compravendite (già in aumento del +5.8% nel terzo trimestre 2019 secondo l’agenzia delle Entrate), ma anche per quanto riguarda i prezzi che dopo i timidi segnali del 2019 (+0.2%, secondo Nomisma) dovrebbero registrare un incremento più stabile.

Quello che disegna il quotidiano economico è quindi uno quadro incoraggiante in cui emerge una rinnovata fiducia degli italiani negli investimenti immobiliari. Diversi i fattori che dovrebbero trainare soprattutto il settore residenziale, il cuore del mercato immobiliare del nostro Paese.

Il primo riguarda i prezzi degli immobili, molto bassi dopo almeno 10 anni di cali continui: secondo Idealista dal 2012 il calo dei prezzi è stato pari al -27,8%, un vero e proprio crollo che ha creato "una perdita di valore del patrimonio degli italiani e un eccesso di offerta di abitazioni a livello nazionale".

Il secondo fattore che spinge ad essere ottimisti per il 2020 è sicuramente il mercato dei mutui: i tassi di interesse, infatti, nonostante un lieve rialzo previsto dopo i record del 2019, saranno ancora molto convenienti con un basso costo del denaro. "Il mercato creditizio beneficia di tassi di interesse a livelli minimi di sempre - sottolineano da Nomisma - anche se la rigidità nell’erogazione da parte delle banche riduce il numero delle transazioni con mutuo che sono diminuite dal 58,2% del 2018 al 51,8% del 2019".

L'ascesa degli affitti, in particolare quelli brevi, è un altro motivo che dovrebbe trainare il real estate. I canoni di locazione, infatti, sono hanno registrato un deciso aumento del +5,3% rispetto a dicembre 2018, nonostante la flessione registrata nell’ultimo trimestre (-2,2%) attestandosi a una media di 9,5 euro al metro quadro. I privati, quindi, "sono invogliati a comprare casa per il basso costo del denaro e sono attirati a investire nel mattone dal successo degli affitti brevi, ma anche dal fatto che oggi non ci sono valide alternative redditizie per impiegare il proprio capitale".

 

 
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