Natale è arrivato: le idee per addobbare la propria casa

Albero e presepe sono i grandi classici, ma si può respirare aria di Natale in casa anche in tanti altri modi.

Non solo il classico albero. Quando si avvicina il Natale piace a tutti portare la magica atmosfera delle feste in tutta la propria casa, cosi da respirare sempre l’aria allegra e gioiosa che caratterizza questo periodo. Addobbare casa per Natale richiede tempo e tanta fantasia, soprattutto se si vuole andare oltre la tradizione. Ecco allora idee e consigli per decorare casa andando un po' fuori dagli schemi.

Alle finestre Le finestre possono regalare un'atmosfera davvero magica se decorate con tanta originalità, anche per chi osserva da fuori la vostra casa. Adesivi, addobbi per davanzali, ghirlande che le incorniciano, fiocchi di neve, Babbi Natale, renne, pupazzi di neve, lucine che mettono subito allegria: il mondo delle decorazioni per finestre è davvero immenso e tutto da scoprire. Oppure potete munirvi di stencil per il vetro applicando sui vetri delle finestre delle strisce adesive bianche formandone dei rettangoli, potrete ricreare lo stile architettonico nord europeo che si sposa benissimo con il clima natalizio. Un’altra idea per decorare le finestre è appendere alle estremità superiori delle imposte, dei nastri di raso di lunghezze diverse ed in tinta con i colori della vostra casa e attaccandoci in fondo all’estremità inferiore del nastro, le palline di Natale.

Centrotavola Quando si entra nel pieno delle feste e iniziano le grandi abbuffate, i centrotavola natalizi diventano fondamentali: daranno il benvenuto ai vostri ospiti quando si siederanno per assaggiare le vostre ricette di Natale. Ecco perché è importante preparare dei centrotavola natalizi fatti a mano con massima cura e personalità. Fai brillare la tua tavola con centrotavola e decorazioni particolari e originali con candele, pigne. Un bel centrotavola può essere preparato mettendo del muschio fresco su un vassoio capiente, magari di forma ovale allungata; poi sistemate delle sfere natalizie oro, rame e argento oppure nei colori del vostro Albero di Natale.

Le candele Un grande classico è rappresentato dalle candele di Natale. A tavola ma anche come semplice addobbo nel proprio salotto. Un'idea può essere quella di inserire la candela in un barattolo di vetro senza tappo per creare un originale porta candele. Insieme alla candela, sul fondo come base potete mettere dei sassolini bianchi, per terminare la decorazione inserite delle piccole pigne e delle palline argentate. 

Decorazioni naturali Una soluzione più veloce è quella delle decorazioni naturali: i classici esempi sono le pigne e la juta. Molto eleganti sono anche le decorazioni natalizie naturali ricavate dagli agrumi secchi come arance o fette di cardamomo incidendoli in maniera verticale a spicchio e facendoli seccare in forno a 80 °C per circa 3 ore. Altri esempi sono noccioline, noci e mandorle che possono decorare vasi e barattoli di vetro, mentre rami di pino e bacche rosse personalizzeranno la tavola natalizia. 

Ghirlande Un capitolo a parte meritano le ghirlande: sulle porte, alle finestre o sulla tavola sono un’altra decorazione natalizia che non può mancare. Le ghirlande natalizie possono essere realizzate in diversi materiali, dal legno ai rami di pino, dal cartone alla plastica, dalla lana alla juta, e possono avere differenti stili e motivi, per soddisfare ogni tipologia di gusto. Possono inoltre essere adornate con bacche, frutta secca, pigne, fiocchi, nastri o neve finta. Potrete proporre queste splendide ghirlande natalizie come lavoretto scolastico da mettere a punto con i bambini in vista della festa o, come sempre, divertirvi a casa con i vostri figli a creare degli addobbi coloratissimi e davvero unici.

Le candele Un grande classico è rappresentato dalle candele di Natale. A tavola ma anche come semplice addobbo nel proprio salotto. Un'idea può essere quella di inserire la candela in un barattolo di vetro senza tappo per creare un originale porta candele. Insieme alla candela, sul fondo come base potete mettere dei sassolini bianchi, per terminare la decorazione inserite delle piccole pigne e delle palline argentate. 

I Colori Il rosso, ovviamente. Ma se volete distinguervi dalla massa ecco anche l'oro e argento, comunque molto usati, da affiancare a tonalità come il blu e il celeste. L’uso di colori opposti può rivelarsi una mossa vincente per creare addobbi di grande effetto. E infine c'è il bianco: simbolo di purezza, è un colore molto utilizzato negli addobbi, ricorda i villaggi natalizi innevati. Palline di cristallo, luci dalle tonalità fredde, rami innevati, creano uno scenario davvero suggestivo. Il bianco è un colore elegante e raffinato, che si adatta bene a qualsiasi contest.

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Mutui: confermato anche per il 2020 il Fondo di Garanzia prima casa

Il fondo gestito da Consap permette di aiutare le famiglie che non riescono ad avere accesso al credito. 

Una buona notizie per le famiglie che non riescono ad avere un mutuo. Dopo Alcuni dubbi a causa della mancanza di coperture, il Governo ha confermato e rifinanziato il "fondo di garanzia prima casa" con circa 100 milioni di euro. Il Fondo è gestito da Consap (la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) a partire dalla sua istituzione nel 2014.

La cifra messa a disposizione permette una proroga ma dovrebbero bastare per coprire solo la prima metà del 2020. Sul sito Consap, infatti, è specificato che “l’iniziativa proseguirà presumibilmente per tutto il primo semestre 2020, fino ad esaurimento delle disponibilità, salvo eventuali rifinanziamenti”.

Grazie al Fondo di garanzia prima casa, le famiglie che non possono permettersi di acquistare casa con un mutuo per mancanza di garanzie riescono ad avere accesso al credito: lo Stato garantisce il capitale preso in prestito al 50%, sopperendo alle mancanze degli aspiranti mutuatari che magari, per giovane età o per scarsa stabilità lavorativa, non potrebbero farlo altrimenti. La garanzia è prevista per mutui finalizzati all'acquisto, all'acquisto con ristrutturazione e all'acquisto con accollo da frazionamento. Non è quindi permesso chiedere l'accesso al fondo per finanziamenti finalizzati solo alla ristrutturazione dell'immobile.

Chi può accedere Possono accedere tutti, ma in particolare le seguenti categorie: giovani coppie (almeno uno dei due componenti non deve aver superato i 35 anni di età); nuclei familiari composti da un solo genitore con almeno un figlio minore; under 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico (contratto a tempo determinato, stagionali, part time); conduttori di alloggi di case popolari.

Come si accede Per poter usufruire del Fondo di garanzia prima casa occorre avere una serie di requisiti: in primis non bisogna essere proprietari di altri immobili “prima casa” acquistati con le relative agevolazioni. L’immobile acquistato deve essere adibito ad uso abitativo, ubicato in territorio italiano e non essere accatastato come edificio di lusso. Infine l’importo non deve eccedere i 250 mila euro. Per richiedere la garanzia del fondo è necessario che il mutuo sia stato richiesto a una banca o a un'intermediario tra quelli che hanno aderito all'iniziativa. La lista è pubblicata sui siti di Abi e Consap.

 

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Interessi di mora e pignoramento: cosa succede in caso di mancato pagamento del mutuo

Il primo effetto sono gli interessi di mora, ma dopo 2 rate non pagate si diventa subito "cattivi pagatori".

La crisi economica che si trascina da anni e la disoccupazione sempre a livelli elevati spesso mette spesso in difficoltà molte famiglie italiane: spesso non solo faticano ad arrivare alla fine del mese, ma in alcuni casi non riescono nemmeno a pagare la rata del mutuo. Cosa succede in questi casi?

L'effetto più immediato è l’applicazione degli interessi di mora: si tratta di una maggiorazione del tasso di interesse, nella misura indicata nelle condizioni del contratto calcolati sull’importo delle rate non pagate per il periodo di ritardo rispetto alle scadenze stabilite. Più tempo trascorre senza pagare, più alto sarà l’interesse. Ma non solo.

Il mancato pagamento delle rate del mutuo comporta anche la segnalazione da parte della banca, del cliente come cattivo pagatore presso gli enti pubblici e privati, istituiti per il controllo e il rischio del credito. Tale segnalazione, che pregiudica la possibilità per il mutuatario di ottenere ulteriori prestiti, può avvenire solo dopo 120 giorni di mancato pagamento o dopo il mancato pagamento di almeno 2 rate.

Il famigerato pignoramento, invece, non è immediato: l'istituto di credito deve infatti seguire un percorso ben preciso per ottenere l’espropriazione forzata del bene e alla sua successiva vendita all’asta che può richiedere diverso tempo. In primis la banca deve dichiarare il cliente decaduto dal beneficio del termine: deve essere inviata una lettera al cliente in cui si rileva il mancato pagamento di più rate, comunica di non concedere più il pagamento rateizzato, chiede il saldo del debito.

Ma dopo quante rate la banca può procedere al pignoramento? dipende se il debito è stato contratto prima o dopo il 2017. Grazie alla riforma introdotta da un decreto legislativo del 2016, infatti, il pignoramento della banca per mutuo non pagato è possibile solo dopo 18 rate di morosità. Per coloro che hanno stipulato il mutuo prima del 2016, invece, basteranno solo sette rate non pagate del mutuo per sciogliere il contratto e permettere alla banca di iniziare le procedure per il recupero del credito.

I clienti morosi, però, possono anche provare a evitare il pignoramento della propria abitazione. Esiste per esempio il Fondo di solidarietà che garantisce ai mutuatari in difficoltà economica temporanea, la possibilità di sospendere il pagamento delle rate, cioè la possibilità di rimandare il pagamento fino a due volte e per una durata complessiva di 18 mesi. Può usufruirne solo chi ha perso il lavoro a tempo determinato o indeterminato (compresa la cassa integrazione) oppure chi ha subito un handicap grave o trovarsi in una situazione di non autosufficienza. Inoltre, è necessario avere pagato le rate del mutuo almeno per un anno al momento della richiesta e non bisogna avere accumulato più di 90 giorni di ritardo sul pagamento.

 

 
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