Mercoledì, 16 Gennaio 2019

Toscana: “Le nuove Linee Guida per l'Edilizia Sostenibile”

La conferenza finale del percorso formativo Laboratorio del Costruire Sostenibile

La sostenibilità nel settore dell'edilizia è ormai un dovere verso il territorio impossibile da rimandare.

La responsabilità della tutela dell’ecosistema, di una corretta gestione del territorio e un utilizzo consapevole delle risorse naturali, sono temi centrali che vengono affrontati dai Governi con tutti i mezzi possibili, dall’introduzione di bonus all’approvazione di linee guida destinate a fissare i criteri di ecoefficienza e sostenibilità.

Oltre 10 anni fa, la Toscana ha messo a punto il documento “Linee Guida per l’Edilizia Sostenibile” nel quale sviscereva il tema caro dell’ecoedilizia stabilendo anche i relativi metodi costruttivi riconosciuti.

Oggi, “LE NUOVE LINEE GUIDA PER L’EDILIZIA SOSTENIBILE” sono in fase di approvazione in Regione e si andranno ad affiancare ai Criteri Ambientali Minimi applicabili nei lavori pubblici, ampliando così l’applicazione di criteri di sostenibilità anche all’edilizia privata ai sensi della Legge Regionale n° 65/2014 ‘Norme per il Governo del Territorio’ (che aveva reso effettive e realizzabili le prime linee guida anche attraverso lo sgravio degli oneri di urbanizzazione fino al 70%).

Il 14 dicembre si terrà dalle ore 9.00 alle 13.00 a Lucca, nel Complesso San Micheletto, la conferenza Le nuove Linee Guida per l'Edilizia Sostenibile” finale che chiuderà il percorso formativo Laboratorio del Costruire Sostenibile, giunto alla sesta edizione consecutiva.

L’evento è particolarmente interessante proprio perché stringe l’attenzione sul tema caldo dell’ecoedilizia, tant’è che saranno anche presentati i risultati del gruppo di lavoro per la definizione dei criteri di valutazione di sostenibilità ambientale, utili per l'applicazione della L.R 65/2014 e dei CAM - Criteri Ambientali Minimi.

Interverranno funzionari regionali, rappresentanti delle categorie professionali e dell’università, nonchè della piattaforma Abitare Mediterraneo.

L’evento è organizzato dai promotori del Laboratorio del Costruire Sostenibile (Lucense, Istituto Nazionale BioARchitettura Lucca, Scuola Edile Lucchese e Celsius) in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC di Lucca, l’Ordine degli Ingegneri di Lucca e il Collegio dei Geometri di Lucca.

Crediti formativi riconosciuti per architetti, geometri e ingegneri.

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ICONACASA PER IL SOCIALE: PLAYING IN EPILEPSY TOUR

Il 27 gennaio a Bologna "Mai che mi ricordo di chiedergli come si chiama" 

Quanto ne sapete di epilessia? Probabilmente pochissimo.

Vi diamo un dato: l’epilessia è un disturbo neurologico che con forme ed incidenze diverse colpisce quasi 1 persona su 100, condizionandola in maniera profonda.

Lo sa bene Giuseppe Topolini, fondatore dell’associazione Playing in Epilepsy ed affetto da epilessia da ben 15 anni, in seguito ad un trauma cranico.

“Nel 2004 sono stato investito mentre ero in bicicletta dalla classica auto pirata – racconta - risultato: trauma cranico con ricostruzione di parte del cranio e a memoria del tutto, oltre cicatrici e i vari ricoveri, è rimasta l'epilessia”,

Nella maggior parte dei casi (circa il 60%) il disturbo si manifesta con degli attacchi epilettici di tipo convulsivo, generalizzati o parziali, con perdita di coscienza. Il restante 40% degli attacchi epilettici è invece di tipo non-convulsivo.

“La prima volta che ho avuto una crisi epilettica – prosegue Beppe Topolini - la persona che mi ha soccorso (nel tentativo di tirarmi fuori la lingua, pensando che mi stessi soffocando) si è rotta un dito. Sono venuto a sapere che quasi nessuno sa come comportarsi davanti a una persona colpita da una crisi epilettica e che i medici rivolgendosi a chi ne soffre parlano di "out of shadow- uscire dall'ombra". Ho constatato che spesso la si tiene nascosta per vari motivi, che nel nostro Paese quando non hai la patente a causa di questa patologia non hai sconti sui mezzi pubblici”.

È nato così il progetto Altrimenti ci lasciano a piedi promosso dall’associazione fondata da Topolini e fortemente sostenuto dal franchising immobiliare Iconacasa.

“Aspettare che gli altri facciano qualcosa che tutti potrebbero fare, è un’occasione persa – spiega il Presidente di Iconacasa Giancarlo Quassia - Per noi di Iconacasa sostenere il progetto Altrimenti ci lasciano a piedi di Playing in Epilepsy è un’occasione per migliorare, per dare il nostro contributo ad una giusta causa. Beppe Topolini è una persona straordinaria e coinvolgente, la causa del progetto è nobile: sensibilizzare, informare l’opinione pubblica e portare agli organi competenti la richiesta formale e sacrosanta di una riduzione dei costi per usufruire dei mezzi pubblici a favore di chi, a causa dell’epilessia, è impossibilitato a conseguire la patente di guida. Daremo all’associazione tutto l’appoggio possibile”.

Il progetto metterà in scena la creatività degli associati, che si cimenteranno in una serie di commedie teatrali rappresentate in un tour, con almeno quattro appuntamenti certi.

“Durante le valutazioni per stabilire quale fosse il mio grado d'invalidità uno psicologo mi ha consigliato di fare un corso di teatro a livello terapeutico. L'ho fatto”.

Da quel momento Beppe Topolini non ha più smesso, fondando addirittura una associazione per giocare insieme e scoprire la bellezza della reciproca comprensione.

“Non ho creato un'associazione per essere "contro" l'epilessia – spiega - purtroppo quella esiste come esistono tante altre brutte cose, ma per avere l'occasione di conviverci e di tirare fuori qualcosa di buono anche in mezzo a dei problemi”.

Ogni rappresentazione teatrale sarà introdotta da un intervento tenuto da un medico della L.I.C.E. (Lega Italiana Contro l’Epilessia).

Il primo appuntamento è previsto per il 27 gennaio 2019 con la commedia "Mai che mi ricordo di chiedergli come si chiama", presso Circolo “Il Mercato Sonato”, v. Tartini n. 3, Bologna dalle ore 17:00 alle ore 19:00.

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IMPIANTO ELETTRICO A VISTA

Quando parliamo di impianto elettrico a vista facciamo riferimento ad una realtà diffusa fino al primo dopoguerra, quando ancora non tutte le abitazioni disponevano di corrente elettrica e le poche eccezioni non avevano l’installazione a muro. I primi impianti a corrente continua, presenti già all’inizio del XIX secolo, erano utilizzati infatti esclusivamente dalle industrie e non erano adatti a illuminare le abitazioni private.

Solo quando l'inventore, fisico ed ingegnere elettrico Nikola Tesla riuscì ad elaborare un impianto a corrente elettrica alternativa a quella industriale, l’elettricità entrò finalmente nelle case.

Questo tipo di impianto permise di ridurre drasticamente le perdite di energia elettrica, inoltre richiedeva l’uso di cavi conduttori estremamente più ridotti, perfetti per le soluzioni abitative.

I primi impianti elettrici a vista, gli unici disponibili fino al 1920, erano realizzati con coperture sottili di porcellana o metallo (generalmente ottone o rame), e utilizzati come componentistica d’arredo oltre che come elemento funzionale. Questi primi prototipi erano però decisamente fragili ed era fin troppo semplice causare degli incendi in casa, ed è per questa ragione che a partire dagli anni 20 del ‘900 si decise di inserire i cavi sotto muro, proteggendoli da contatti accidentali o pericoli d’incendio. A partire da quella data i cavi elettrici sono rimasti sempre nascosti, a meno che non ci fossero esigenze economiche che richiedessero l’installazione a vista. Dal momento però che diverse fabbriche sono state utilizzate come ed adattate ad abitazioni è nato da tempo lo stile moderno e industrial che prevede effettivamente l'impianto elettrico a vista! 

Questo stile un po’ vecchia America nasce a New York negli anni ‘50, ed era una soluzione per recuperare spazi dismessi in precedenza utilizzati in ambito commerciale. Andy Warhol ed altri artisti contribuirono a renderlo sempre più popolare, fino a quando da soluzione di recupero divenne una vera e propria scelta abitativa. 

Un impianto elettrico di questo tipo deve essere realizzato in acciaio, in rame o altri tipi di metallo inossidabile, in grado di dare forza e una nota maschile e decisa all’interno di open space industriali e dunque anche la scelta delle lampadine installate necessitano di un carattere più importante. Un esempio sono le lampadine LED a vista, magari con copertura scura e appese su cavi senza paralume.

È bello anche collegare più stili in una stessa abitazione ma bisogna riuscire a farlo nella giusta maniera altrimenti diventa solo una accozzaglia informe. Come può l'industrial essere compatibile con il Country chic?  Possiamo sfruttare materiali più antichi, come i rivestimenti in porcellana o in ottone anticato. Una scelta che congiunga il passato con il contemporaneo, adatto sia ai nostalgici che alle anime più romantiche ma moderne. Qui le lampade possono richiamare qualche dettaglio in ottone preso dal rivestimento degli impianti elettrici, senza però trattenere la pesantezza delle vecchie soluzioni d’arredo.

Una lampada con copertura in vetro trasparente e con piccoli dettagli d’ottone può risultare la scelta più adatta, coniugando antico e moderno in un solo oggetto di design.

Però possiamo anche essere semplicemente moderni! Per gli arredamenti più di design raramente si utilizzano impianti elettrici a vista, per la loro asincronia con il resto dell’ambiente.

Questo era vero solo fino a quando Next non ha prodotto un elemento di arredo in grado di esaltare il design dell’ambiente anziché oscurandolo. Gli impianti elettrici a vista possono essere una scelta obbligata (nel caso, ad esempio, di budget ridotto) o una soluzione di design. Ma bisogna considerare che sono infatti soluzioni decisamente più delicate rispetto ad un impianto elettrico a muro, proprio per la loro esposizione esterna, dunque è necessario procedere ad un consulto professionale prima di procedere all’installazione di un impianto a vista, soprattutto per valutarne in maniera concreta i pro e i contro.

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Icona Christmas: la magia di essere una grande squadra

Premiazioni, emozioni e sorprese

“Sarebbe stato meraviglioso riunire tutti gli affiliati ed il team di Iconacasa in un unico grande evento, ma siamo così tanti che per ora è veramente impossibile”.

Rimbalza come una pallina da ping pong da nord a sud, senza mai perdere il sorriso e con un entusiasmo contagioso. Giancarlo Quassia, Presidente di Iconacasa, a distanza di giorni è ancora evidentemente emozionato per gli eventi di dicembre.

“Vederli tutti insieme, la nostra casa costruita mattone su mattone nel corso di questi anni mi riempie di orgoglio. Ovviamente parlo anche a nome dei soci fondatori Daniele e Nicola Amoruso quando dico che questi momenti sono la nostra energia, il motivo che ci spinge ogni giorno a fare del nostro meglio”.

Due cene a base di premiazioni e tanta allegria che si sono tenute a distanza di soli tre giorni a Bologna, presso l’Hotel Savoia Regency, e a Canosa di Puglia presso la Corte di Opaka poco prima delle festività natalizie.  

L’occasione perfetta per ritrovarsi senza le pressioni quotidiane e godersi la magia di essere parte di una grande squadra.

Menzione speciale e premiazione per Roberto Scaffidi, primo consulente del Centro-Nord e firmatario del contratto di pre-affiliazione per una nuova avventura bolognese (nel quartiere Santa Viola) proprio durante la cena di fine anno. Standing ovation anche per Ivan Montanaro, barese doc che ha guadagnato il podio come primo consulente del Sud.

“Targhe e riconoscimenti che segnano un cammino comune – precisa Quassia – La meritocrazia è uno dei nostri valori fondamentali e dal prossimo anno metteremo nero su bianco questa convinzione”.

Il lavoro di squadra paga, lo sanno bene gli affiliati dell’ufficio di Bologna Costa Saragozza, primo nel Centro – Nord ed i colleghi dell’ufficio molfettese Centro Ponente di Maurizio Mastropierro, primo nel Sud.

Penne all’opera anche tra un flûte e l’altro, così Iconacasa chiude l’anno con 66 aperture ufficiali e ben 10 pre-affiliazioni, alcune siglate proprio durante le due serate. Entreranno nella mappa dell’immobiliare nazionale le filiali di Barletta Borgo Villa, Milano Città Studi, Bologna Bolognina, Bari Libertà, Andria (2^ apertura nel Comune stesso), Termoli, Bologna Santa Viola, Milano Loreto, Foggia Città (4^ punto vendita sulla città) e Bisceglie Centro San Francesco (2^ apertura nel Comune stesso).

Traguardi che promettono un 2019 strepitoso e che consacrano il primo quinquennio di Iconacasa.

“Cinque anni di immensi sacrifici, di sudore e fatica, di notti insonni e giornate infinite”. La voce narrante è quella di Michele De Astis, area manager in Puglia, unitamente a Leonardo Lo Cascio, direttore di Iconapubli e Michele Suriano, direttore di Iconacollege, i tre portavoce per la serata dell’intero team di Iconacasa, che hanno colto l’occasione per ringraziare i soci fondatori con un video proiettato durante la cena pugliese. Un ringraziamento per “cinque anni di gioie e soddisfazioni, di obiettivi ambiziosi e crescite entusiasmanti. Cinque anni in cui le persone hanno voluto gridare al mondo una sola cosa: PROUD TO BE ICONACASA. La fierezza di chi sa di aver fatto la scelta giusta, il coraggio di chi ha creduto in un sogno, la passione di chi ha sposato il progetto. Grazie a voi per aver realizzato il sogno di tanti imprenditori, uomini e donne fieri e appassionati”.  

La sfida per il 2019 è temeraria: gli obiettivi si inseguono e la trasformazione societaria è il primo passo verso un nuovo percorso.

Siamo arrivati alla svolta – conclude De Astis nella proiezione – ambire ad essere la migliore rete. Insieme abbiamo fatto molto ed insieme faremo ancora tanto, con coraggio e passione, uniti, come solo una famiglia sa fare”.

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Iconacasa, da SRL a SPA: un salto nel futuro dell’immobiliare

Da SRL a SPA: un salto nel futuro dell’immobiliare

 Sessantuno punti operativi e non meno di dieci nuove aperture in calendario.

Sono 5 anni che l’Icona dell’immobiliare ha posato la prima pietra in terra pugliese, con un bilancio oltre ogni aspettativa.  L’entusiasmo è quello di una startup in pieno decollo ed è il momento di tirare le somme e di superarsi.  

Meritocrazia e passione rimangono le parole d’ordine per Giancarlo Quassia, Presidente e fondatore di Iconacasa insieme a Nicola e Daniele Amoruso.

“Quando Iconacasa è nata gli obiettivi erano ambiziosi – ricorda - ma i risultati ci hanno sorpresi. Abbiamo ricevuto una risposta forte dai professionisti e soprattutto dai giovani, sui quali abbiamo scommesso tutto sin dal primo momento. Iconacasa è energia pura”.

Lombardia, Puglia, Lazio, Emilia Romagna, Campania, Molise e Veneto mappano il crescente successo del franchising. Uno dei dati più importanti del 2018 è sicuramente la nuova apertura a Milano. 

 “Non siamo ad un punto d’arrivo ma ai nastri di partenza. Abbiamo una base solida che reggerà lo slancio del 2019, anzi, del prossimo triennio”, la Presidenza traccia così il futuro dell’immobiliare.

Proud to be Iconacasa non è un semplice motto ma il leitmotiv di un brand per il quale ogni affiliato, ogni membro è Iconacasa. Letteralmente.

Il progetto del franchising per i prossimi tre anni asfalta ogni dubbio ed oltre a porsi obiettivi di crescita da capogiro (almeno 80 nuove aperture in 3 anni), introduce novità che portano ogni agente, ogni collaboratore di Iconacasa al centro del piano industriale.

“Gennaio 2019 rappresenterà per noi un grande cambiamento – annuncia Quassia – Segnerà il passaggio di Iconacasa da SRL a SPA e questo ci riempie ancor più di orgoglio. È una trasformazione che non coinvolge solo la dirigenza ma ogni singolo membro del nostro team, perché ognuno sarà chiamato a far parte di questa realtà”.

Il balzo in avanti nel walfare aziendale è targato STOCK GRANT, una politica destinata a far schizzare le performance aziendali al settimo cielo. Il Presidente Quassia si fa portavoce della scelta che prenderà il via nel 2019 e che parla di una dirigenza attenta a realizzare un diretto coinvolgimento delle risorse umane nel processo di crescita aziendale.

“Crediamo nel lavoro che facciamo ogni giorno e sappiamo che i risultati di questi anni sono il frutto di un duro impegno di squadra. Iconacasa è la casa di tutti quelli che ci mettono l’impegno e la passione, i valori e la professionalità. Per questo abbiamo deciso di introdurre nel nostro piano triennale l’assegnazione meritocratica di Stock Grant ai membri del team, al raggiungimento degli obiettivi di performance aziendali”

La nascente SPA non è un mero simbolo da apporre su una vetrina ma una “società al servizio di ogni affiliato. I nostri pilastri aziendali – conclude Quassia – sono i servizi di supporto, formazione, comunicazione e mediazione, il cuore pulsante dell’intera rete, e saranno potenziati per mettere a disposizione di ogni giovane imprenditore il miglior lavoro di Know How che si possa offrire. Quello che ci interessa è creare una rete omogenea e con una identità definita. I giovani restano ancora i nostri interlocutori preferiti perché guardano al futuro. E noi vogliamo arrivarci con loro”.

 

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IconaLeague Ottobre 2018

Orgogliosi di essere Iconacasa

                                                                                   

Montesilvano, ventinove ottobre duemiladiciotto, sono le quattordici e trenta e l’evento Iconaleague è appena terminato. Un mese e mezzo di lavoro in cui tutto il team di Iconapubli, assieme al gruppo sviluppo, ha lavorato instancabilmente per creare un evento che non si limitasse ad un semplice torneo di calcetto; la vision, che è diventata realtà nelle due giornate abruzzesi, parlava di una parentesi in cui l’Italia grigio-verde si univa per respirare e vivere l’essenza di Iconacasa!

Breve ma intenso! Neanche il maltempo è riuscito a fermarci! Il popolo Iconacasa ha giocato, ballato sotto la pioggia e si è rilassato coccolandosi tra spritz ed ottimi arrosticini ancora nei nostri cuori!

Il tifo non è mancato, la gente sugli spalti gridava “VAI” risuona ancora nelle orecchie come fosse ieri! Qualcuno ha approfittato per visitare i paesi limitrofi e poi è tornato da noi a raccontarci; i bambini dalle energie inesauribili hanno corso per tutto il tempo ed hanno giocato; Video e Selfie non sono mancati per immortalare ogni cosa di NOI perché abbiamo voglia di stare assieme.

Il leitmotiv dell’evento è stato PROUD TO BE ICONACASA, impresso ovunque, anche e soprattutto nei sorrisi di tutti i partecipanti!

Andiamo verso una nuova meta TUTTI INSIEME ed approfittiamo di questi eventi per conoscerci meglio, scambiarci idee, motivazioni, sensazioni e lasciare un po’ di noi stessi nell’altro, perché crescere insieme significa soprattutto condividere, è questo quello che fa una famiglia e noi lo siamo! 

PROUD TO BE!

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Fiaip: Siglato il protocollo d’intesa 'Rappresentanza e Rappresentativita'

"Nuove iniziative comuni per il rilancio e la crescita del settore immobiliare"

Confindustria e Fiaip, Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali,  hanno rinnovato oggi a Roma un protocollo di intesa per accrescere la rappresentatività  del settore immobiliare sul territorio con l’obiettivo di rafforzare il peso del sistema confederale e la  presenza  nelle sedi di rappresentanza e presso il sistema delle Camere di Commercio.

L’accordo ”Rappresentanza e Rappresentatività”  siglato dal  Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e dal  Presidente Nazionale di Fiaip Gian Battista Baccarini, risponde  all’esigenza  di  favorire  l’integrazione  della categoria degli agenti  immobiliari  nel  sistema  confederale territoriale, rafforzando le attività  di  rappresentanza  e  di lobby delle due Associazioni presso gli interlocutori istituzionali.

L’accordo prevede che Confindustria promuoverà presso le proprie Associazioni di Territorio la presenza di Fiaip attraverso la stipula di accordi di adesione collettiva delle imprese per tramite dei collegi provinciali aderenti a Fiaip. Le singole imprese dei collegi provinciali Fiaip risulteranno così iscritte alle Associazioni Territoriali di Confindustria in qualità di soci ordinari di territorio con diritti e doveri specifici previsti nell’accordo e con diritto di voto in Assemblea, espresso collettivamente dal Presidente del Collegio e vi sarà la presenza di un rappresentate delle organizzazioni in comitati o gruppi di lavoro tematici. Confindustria e Fiaip si impegnano, inoltre, a realizzare iniziative di comunicazione o eventi specifici dedicati alle proprie componenti territoriali per incentivare ed implementare la realizzazione degli accordi di adesione sul territorio.

"L’accordo con la Federazione degli agenti immobiliari professionali ci ha consentito di avviare una proficua collaborazione, ormai decennale, che intendiamo continuare a sviluppare - dichiara il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. In diversi territori l’intesa ha avuto seguito e abbiamo voluto confermarla anche per il prossimo biennio e rafforzarla, prevedendo espressamente la facoltà delle Associazioni di modulare i servizi da fornire a Fiaip in base alle particolari esigenze del territorio".

"Grazie all'accordo - ha dichiarato Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale di Fiaip -  ci  apprestiamo  a  programmare nuove iniziative comuni per il rilancio e la crescita del settore immobiliare anche su scala territoriale, forti di  un’esperienza pluriennale che ci vede già insieme protagonisti in varie realtà provinciali.  Intendiamo rafforzare  le sinergie   con   il   sistema  confindustriale  contribuendo  a realizzare manifestazioni per i rilancio e la crescita economica in tutto il Paese, iniziative formative ed eventi congiunti al fine di promuovere proposte di interesse  comune  per  lo sviluppo economico del territorio e di rilievo esterno su tematiche condivise”.

“L’accordo promosso da  Fiaip  e Confindustria – sottolinea infine  il Presidente Fiaip Gian Battista Baccarini -  ha lo scopo di  sviluppare una maggiore cooperazione  tra  le  due organizzazioni e  calare sul territorio attività comuni  alle  due  strutture, assicurando presso le Camere di Commercio la massima rappresentatività alle imprese associate alla Fiaip. In questo momento tutte le realtà hanno la necessità di fare sistema - prosegue Baccarini - e l'accordo che rinnoviamo si muove per rafforzare  nuove  modalità  di   collaborazione  e far crescere a tutti i livelli le azioni di rappresentanza  e tutela degli associati."

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Istat: prezzi delle abitazioni in calo del 0,8%

Crescita dei volumi di compravendita +6,7%

Qualche dato sulle reali condizioni di salute del settore immobiliare, arrivano dall'IStat. 

Secondo le stime preliminari dell'indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie - per fini abitativi o per investimento - i prezzi delle abitazioni tornano in calo nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, con una diminuzione dello 0,8%, e un'analoga contrazione su base annua. Il tasso di variazione acquisito per il 2018 è pari a -0,5%. Rispetto alla media del 2010, i prezzi sono diminuiti del 16,7%, a causa delle abitazioni esistenti i cui prezzi sono calati del 22,9%. I prezzi delle abitazioni nuove, invece, accelerano su base tendenziale passando dal +1,2% del secondo trimestre del 2018 al +1,4% del terzo trimestre.

Il dato positivo è che questi andamenti si manifestano in un contesto di crescita persistente dei volumi di compravendita (+6,7% l’incremento tendenziale registrato per il terzo trimestre del 2018 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale).

In media, nei primi tre trimestri del 2018, rispetto allo stesso periodo del 2017, i prezzi delle abitazioni diminuiscono dello 0,6%, sintetizzando dinamiche di prezzo di segno opposto tra i prezzi delle abitazioni esistenti (che pesano per oltre l’80% sul dato complessivo), in diminuzione dell’1,0% e quelli delle abitazioni nuove che aumentano dell’1,2%.

Un quadro che ha fatto saltare sulla sedia Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiap secondo il quale "l’aumento dei volumi delle compravendite, non fotografa una vera ripresa del settore immobiliare. Il dato certificato oggi dall’Istat evidenzia lo ‘stato di crisi’ che vive il comparto immobiliare e il netto arretramento dal 2010 ad oggi dei valori immobiliari in Italia (-22,9% )".

"L’aumento del numero delle compravendite - ha concluso-  è il segnale che gli Italiani considerano ormai la “casa”  un bene rifugio, ma acquistano solamente con forti sconti. Mi appello al Governo affinché si occupi del nostro settore, che ricordo contribuisce per circa il 20% al Pil. Senza un rilancio del mercato immobiliare, i dati di crescita dell’intera economia rimarranno quelli attuali".

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