Economia

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Le case italiane valgono sempre meno, Istat: "Dal 2010 crollo del 17%"

Secondo l'istituto la colpa è delle case già esistenti il cui valore è sceso del 23%. Soffre soprattutto il centro, meno il sud. Le case italiane valgono sempre meno. A certificarlo è l'Istat che ha messo a confronto i prezzi e i valori delle case del nostro Paese dal 2010, penultimo anno prima dell'arrivo dell'Imu, ad oggi. E il quadro non è molto confortante. Rispetto al 2010, e cioè da quando è disponibile la serie storica dell’Ipab, i valori delle abitazioni sono diminuiti del 16,9%. La causa principale è da ricercare soprattutto nella diminuzione dei prezzi delle abitazioni già esistenti che hanno registrato una caduta in picchiata del -23,2%. Va appena meglio per le nuove abitazioni i cui prezzi sono timidamente aumentati del +0,7%. Una tendenza negativa che ormai si conferma ormai da tempo. Sempre dall'indagine dell'istituto di statistica, negli ultimi 9 anni solo in due occasioni l'indice dei prezzi…

Stop alle tasse sui canoni non percepiti: approvata la norma "salva affitti"

Buone notizie per i proprietari di case: dal prossimo anno non dovranno più dichiarare e pagare le tasse sugli affitti anche se non percepiti. A partire da gennaio 2020 tutti i proprietari che hanno dato in affitto un immobile e hanno avuto a che fare con inquilini morosi non dovranno più pagare le tasse sugli affitti non percepiti. È la cosiddetta norma "salva affitti" annunciata da tempo e che ha ricevuto finalmente il via libera dalla Commissione Finanze della Camera. Il provvedimento, voluto dalla relatrice Carla Ruocco (M5S) fa parte della più ampia proposta di Legge sulle ‘semplificazioni fiscali’ che presto arriverà in Aula: il testo dovrà passare prima l'esame della Camera e in seguito anche quello del Senato. Si tratta di una norma molto attesa dai proprietari di case: fino ad oggi, infatti, dovevano dichiarare e pagare le relative tasse sugli affitti anche se non percepiti mentre il credito…

Affitti e locazioni: ecco il nuovo modello RLI

Dal 20 maggio sarà obbligatorio utilizzare esclusivamente il nuovo modello preparato dall'Agenzia delle Entrate. Affitti e locazioni, arriva una piccola rivoluzione. A partire dal 20 maggio diventerà infatti obbligatorio utilizzare esclusivamente il nuovo modello RLI necessario per la registrazione dei contratti di locazione e affitto di immobili e per gli adempimenti successivi. Il via liberà è arrivato dall'Agenzia delle Entrate con provvedimento 64442 del 19 marzo 2019. Il nuovo modello sostituisce il precedente RLI risalente al 2017. Dal 20 marzo al 19 maggio 2019 ci sarà un periodo di "transizione" in cui varanno accettati sia il vecchio che il nuovo modello. Il modello RLI è utilizzato per richiedere la registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili ed eventuali proroghe, cessioni, subentri e risoluzioni con il calcolo delle relative imposte e di eventuali interessi e sanzioni, nonché per l’esercizio dell’opzione o della revoca della cedolare secca e per…

Prestiti per ristrutturare e arredare casa: a inizio 2019 richieste in aumento del 3%

Solo nel 2018 gli italiani hanno ottenuto 1,8 miliardi di finanziamenti per lavori nella propria abitazione Sempre più italiani ricorrono al prestito personale per arredare o ristrutturare casa. È quanto risulta da uno studio congiunto realizzato da Facile.it e Prestiti.it che hanno analizzato oltre 70mila pratiche che sono state presentate nel primo trimestre del 2019: 1 intervistato su tre ha ammesso di aver chiesto un finanziamento per lavori nella propria abitazione, una percentuale pari al 32%, in aumento rispetto al 29% di fine 2018. Di questi il 7% è dedicato unicamente all'arredamento. Il dato, però, non deve sorprendere. Secondo i dati dell'Osservatorio Compass, già nel 2018 gli italiani hanno preso in prestito mediamente 2.536 euro l’anno per un totale di 1,8 miliardi di euro di finanziamenti esclusivamente per la propria casa. Le spese per l’arredamento superano quindi quelle nel settore dell’elettronica (pari a 1,2 miliardi) ma restano alle spalle di…

Istat, prezzi delle case ancora giù: -0.6%

Il rapporto dell'istituto di statistica: nonostante l'accelerazione delle compravendite i prezzi continuano a frenare. Le compravendite aumentano ma i prezzi delle case continuano a scendere. È questo il quadro che emerge dai dati Istat pubblicati e analizzati da Il Sole 24 ore. Secondo l'istituto di statistica, i prezzi degli immobili in Italia negli ultimi mesi del 2018 sono scesi del -0,6% su base annua e del -0,2% rispetto al periodo precedente. Dato che attesta l’intero anno passato su un dato definitivo del -0,6%. Una flessione causata soprattutto dal calo dei prezzi delle abitazioni già esistenti (-0,7%), ma che non beneficia nemmeno delle nuove costruzioni dove, dopo un terzo trimestre 2018 decisamente positivo (+1,6%) si è registrata una brusca frenata con quotazioni medie sostanzialmente stabili. Secondo il quotidiano economico, quindi, "continua l’anomalia di un mercato che, nonostante da alcuni anni sia tornato in salute per numero di transazioni (+9,3% nel quarto…

Mutui, Bce e allarme spread rientrato: ecco perché le banche non aumentano i tassi

Nonostante le previsioni non proprio rosee per l'economia tricolore, ancora oggi conviene accendere un mutuo. I tassi dei mutui? Aumenteranno poco e in maniera graduale nei prossimi mesi, senza scossoni. Dopo l'allarme sui mercati, in molti hanno temuto un'inevitabile crescita dei tassi: le banche, infatti, avevano reagito alla paura aumentando il proprio margine di guadagno sui mutui, margine negli anni della crisi si era ridotto tanto da rasentare valori vicini allo zero. Ma il costo dei mutui non è aumentato come ci si aspettava, anzi. Sono diversi i fattori che, nonostante le acque ancora agitate sui mercati e le previsioni non proprio rosee per l'economia tricolore, tengono i tassi ancora bassi. A spiegargli è il portale Mutuionline.it: i primi due dati da citare sono quelli di Euribor ed Eurirs il cui trend dipende dalla decisioni prese dalla Bce. L’Euribor segna -0,31% da novembre, l’Eurirs a 20 anni segna a febbraio…

Osservatorio Nomisma, nel 2019 rallentano le compravendite: i prezzi restano fermi al palo

Le negoziazioni nel 2019 continueranno a crescere ma a un ritmo più contenuto rispetto al passato. Stagnazione sul fronte dei prezzi. La crescita delle contrattazioni rallenta mentre i prezzi non accelerano. È quanto emerge dallo studio del primo Osservatorio immobiliare di Nomisma per il 2019, presentato la scorsa settimana a Milano e pubblicato su Il Sole 24 ore. Per l'istituto i numeri sono fortmente condizionati soprattutto dal quadro economico-finanziario negativo. Secondo Nomisma le compravendite nel 2019 continueranno a crescere, ma a un ritmo più contenuto rispetto al passato: previsto un +2-3% mentre, per esempio, nel 2018 l'aumento era stato del 6,5%. E anche le previsioni non sono affatto rosee: le stime sono ancora più al ribasso per il 2020 e il 2021. Questi numeri impediscono inevitabilmente un'inversione di tendenza per quanto riguarda i prezzi. Nelle grandi città si registra una sostanziale stagnazione (la stessa del 2018) con un -0,9% di…

Mutui, a febbraio continua la discesa del tasso fisso

Assorbito l'allarme per il possibile rialzo dello spread, tornano ad aumentare anche le richieste per i mutui a tasso variabile. Buone notrizie per chi deve comprare casa stipulando un mutuo. Nonostante l'atteso rallentamento dell'economia tricolore e l'allarme spread dei mesi scorsi, infatti, i tassi continuano a rimanere ai minimi: secondo l'Osservatorio mensile di MutuiOnline.it il tasso fisso registra anzi una lieve discesa, mentre il variabile rimane sostanzialmente stabile. Il tasso fisso medio registrato a febbraio è dell’1,89% sui mutui a 20 e 30 anni (a gennaio era 1,90%) e un tasso variabile medio dello 0,88% (a gennaio era 0,87%). Rispetto all'ultimo trimestre 2018 aumentano le richieste con finalità acquisto prima casa (da 49,2% a 54,8%), a discapito delle surroghe (da 40,7% a 34,1%); andamento analogo per le erogazioni, dove la finalità acquisto prima casa cresce (da 44,4% a 47,6%) e le surroghe si riducono (da 48,2% a 44,4%). A ulteriore…

Mercato globale record nel 2018, ma l'Italia va controtendenza: investimenti -27%

Il mercato globale degli investimenti immobiliari nel 2019 ha movimentato 1,75 trilioni di dollari con una crescita del 4% 1,75 trilioni di dollari e una crescita di oltre il 4% rispetto all'anno precedente. Sono i numeri da capogiro del mercato globale degli investimenti immobiliari che nel 2019 ha registrato un nuovo, ennesimo record. E non è finita qui: secondo il report di Cushman & Wakefield, Global Investment Atlas il trend positivo dovrebbe continuare anche nel 2019. Secondo gli esperti, la congiuntura economica globale è più debole delle previsioni iniziali. Di conseguenza l’aumento atteso dei tassi di interesse è rimandato. Nel 2019 ci aspettiamo ancora una fase positiva del ciclo immobiliare che permetterà agli investitori di scegliere le opportunità migliori per la loro strategia prima del rallentamento della crescita. L'Italia, però, va in controtendenza: dopo 5 anni di crescita a due cifre gli investimenti immobiliari nel nostro Paese hanno fatto registrare…

Mutui: calano le richieste ma sale l’importo medio

I calcoli di Crif: nei primi due mesi del 2019 il saldo è ampiamente negativo (-7,1%) rispetto allo stesso periodo del 2018. Sempre meno italiani chiedono un nuovo mutuo. A dirlo è l'ultimo report dell'agenzia Crif che ha preso in esame i dati del 2018 e di gennaio/febbraio 2019. Il calcolo è effettuato su istruttorie formali registrate sul Sistema di informazioni Creditizie di Crif. Nel mese di febbraio le richieste di nuovi mutui e surroghe sono calate del -7,8% confermando il trend già registrato a gennaio: nei primi due mesi del 2019, infatti, il saldo è ampiamente negativo (-7,1%) rispetto allo stesso periodo del 2018. C'è, però, una nota positiva: la crescita dell’importo medio, che fa segnare un +2,9% per attestarsi a 129.702 euro. "Le famiglie italiane - fa notare Crif - stanno rivedendo le proprie aspettative in attesa di capire meglio quale possa essere l’evoluzione economica del Paese". Le…
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