Tasi addio: nel 2020 arriverà una nuova Imu

Con la manovra il Governo ha deciso di accorpare le due tasse. Più poteri ai Comuni che potranno aumentare le aliquote.

La manovra 2020 segnerà un cambiamento importante per quanto riguarda le tasse sulla casa. Nel pacchetto pensato da Palazzo Chigi, infatti, è previsto l'accorpamento di Imu (imposta municipale propria) e Tasi (tributo per i servizi indivisibili). L’aliquota di base è fissata all’8,6 per mille, aumentando rispetto al 7,6 per mille attuale. A fare chiarezza su cosa succederà con la fusione delle due imposte ci pensa Il Sole 24 Ore.

La riforma dovrebbe riguardare l’intero sistema di riscossione, con un maggiore coinvolgimento in questo senso dei Comuni. I sindaci, infatti, giocheranno un ruolo di primo piano poiché la Legge di Bilancio lascia agli amministratori comunali la facoltà di modificare l'aliquota: i primi cittadini potranno portare fino al 10,6 per mille (valore massimo) o azzerarla del tutto. In attesa delle decisioni dei sindaci, la prima rata Imu del 2020, con scadenza fissata a giugno, sarà pari al 50% di quanto versato nel 2019.

In sostanza - si legge sulle pagine del quotidiano economico -  "il Ddl di Bilancio 2020 prevede che la Tasi scompaia e rimanga l’Imu. Ma mentre la prima è una tassa, quindi come tale legata al tipo di servizi comunali che deve andare a coprire e necessita di una delibera che lo specifici, l’altra (vecchia o nuova che sia), essendo un’imposta serve a coprire in generale i fabbisogni municipali senza dover fornire giustificazioni". 

"Attualmente l’Imu massima è al 10,6 per mille (e ad essa sono allineati moltissimi Comuni), mentre la Tasi (che non è stata istituita ovunque) ha come aliquota massima l’8 per mille. Il che significa che la somma delle due aliquote, che hanno la stessa base imponibile (il «valore catastale» dell’immobile con dei moltiplicatori), arriva al’11,4 per mille, cioè esattamente l’aliquota massima della nuova Imu".

"Non è quindi possibile prevedere con certezza cosa succederà nel 2020 - conclude Il Sole 24 Ore - ma le tentazioni si moltiplicheranno per i Comuni, sia per quelli in buono stato economico sia per quelli in crisi che troveranno certo più semplice un innalzamento generale senza ricorrere all’istituzione della Tasi con relativa indicazione di specifici servizi". 

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Manovra 2020, c'è l'intesa nel Governo: cedolare secca resta al 10%

Disinnescato il temuto aumento al 15%: le coperture arriveranno da nuove tasse sul gioco d'azzardo. Confermato il bonus facciate

La cedolare secca resta al 10%. È la notizia più importante, e anche la più attesa, che arriva dal vertice di maggioranza che ha perfezionato gli ultimi dettagli sulla legge di Bilancio 2020 e sul Dl fiscale collegato.

 

La cosiddetta cedolare secca "sociale", la tassa che sostituisce l’Irpef per chi dà in affitto un appartamento a canone concordato, era destinata ad aumentare fino al 15% dal 1 gennaio 2020 ma resterà al 10% in via definitiva. Secondo i dati del Rapporto immobiliare 2019 (Abi-Agenzia entrate) le abitazioni interessate da questa misura sarebbero oltre 250mila. 

Per farlo le due anime della maggioranza hanno dovuto trovare le coperture: mantenere la cedolare al 10% serviranno 100 milioni che saranno trovati ricorrendo al gioco: oltre all’aumento delle tasse sui concessionari, il cosiddetto Preu, già previsto, ci sarà un rincaro della cosiddetta tassa sulla fortuna. Oggi la tassa che paga chi vince sulla quota che eccede i 500 euro, dal Gratta e Vinci al SuperEnalotto, è del 12 per cento e passerà al 15. con un gettito previsto di circa 96 milioni.

Altra novità annunciata e confermata è l'accorpamento di Imu e Tasi nella cosiddetta local tax. Confermate le altre misure annunciate che interessavano il mondo dell'immobiliare, a cominciare dalla novità del "bonus facciate"  con una detrazione del 90% rispetto alle spese sostenute per chi decide di effettuare la ristrutturazione delle facciate degli edifici condominiali e non solo.  Prorogato per il prossimo anno anche il bonus per i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico e il bonus mobili. 

 

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Bonus facciate e ristrutturazioni: le novità della Legge di Bilancio per il 2020

Annunciate le prime misure per l'edilizia e l'immobiliare: ok alla proroga degli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici

Governo al lavoro per la nuova Legge di Bilancio. E mentre continuano summit e riunioni per trovare le coperture necessarie per intervenire sul cuneo fiscale e scongiurare l'aumento dell'iva, spuntano le prime misure che riguardando l'edilizia e il mondo dell'immobiliare. A cominciare dei vari incentivi (ecobonus, bonus ristrutturazioni e mobili) finendo con una grande novità: il cosiddetto "bonus facciate".

Ecco alcuni dei punti più interessanti della Manovra 2020 contenuti da ddl di bilancio e bozza di Decreto Fiscale che hanno ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri salvo intese.

Bonus facciate È la grande novità del prossimo anno: nel 2020 sarà possibile avere incentivi per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici. Si parla di una nuova detrazione, che accompagnerà il pacchetto dei bonus per la riqualificazione energetica ed edilizia degli edifici.

Ecobonus Prorogata la detrazione Irpef e Ires per la riqualificazione energetica degli edifici. Non è ancora chiaro se si tratterà di una proroga biennale con le stesse condizioni di oggi: bisognerà attendere il testo definitivo.

Ristrutturazioni Prorogata anche la detrazione fiscale per la riqualificazione edilizia degli immobili. Non è escluso che questo bonus venga resto strutturale.

Bonus mobili Confermato anche nel prossimo anno l'incentivo sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione della propria abitazione. 

Investimenti green Saranno istituiti due nuovi fondi per finanziare gli investimenti dello Stato e degli enti territoriali e un fondo per contribuire alla realizzazione di investimenti privati sostenibili nell’ambito del green new deal.

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