Immobiliare, Indagine Fimaa-Confcommercio: “Nel 2019 compravendite in aumento del 4,3%”

Anche nel 2020 gli scambi dovrebbero continuare ad aumentare, ma prezzi di vendita e sconti resteranno probabilmente stabili.

In Italia si vendono sempre più case. È il dato più importante che emerge dall'indagine realizzata dall’Ufficio studi nazionale Fimaa-Federazione italiana mediatori agenti d’affari aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, coordinato da Andrea Oliva (Fimaa) con la direzione scientifica di Stefano Stanzani (Università di Bologna). Secondo lo studio, infatti, nel 2019 le compravendite risultano in aumento del +4,3% rispetto all'anno precedente. 

Scendendo nel dettaglio, i risultati migliori arrivano dai capoluoghi di provincia medi con un aumento degli scambi pari al +4,8% mentre i grandi capoluoghi (oltre 300mila abitanti) e quelli piccoli (popolazione inferiore ai 100mila) inseguono con una crescita del +4,1%. Protagoniste delle compravendite soprattutto le abitazioni usate: solo il 6% del totale degli scambi, infatti, si riferisce ad appartamenti nuovi con i capoluoghi di provincia medi del centro Italia in testa (6,9%) 

Quanto tempo serve per trovare la casa giusta? Sempre secondo la Fimaa circa sei mesi e mezzo con uno sconto medio sul prezzo di vendita pari al 10,5% (in riduzione rispetto al I semestre 2019: 12,9%). Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, i nuovi contratti ordinari sono cresciuti del 1,8% mentre le locazioni brevi (inferiori a 30 giorni) sono cresciute del 2,6%. I canoni segnano un aumento sia quelli ordinari (+1,4%) sia quelli riferiti alle locazioni brevi (+1,2%).

Dal report emerge anche una previsione per il nuovo anno: secondo gli agenti immobiliari interpellati, nel 2020 le compravendite continueranno ad aumentare, mentre prezzi di vendita, tempi medi di vendita e sconto sul prezzo dovrebbero restare sostanzialmente stabili. Per quanto concerne le locazioni, i contratti ordinari saranno in aumento con canoni tendenzialmente stabili. Le locazioni brevi saranno improntate sulla stabilità sia per il numero di contratti sia per i canoni.  

“Anche nel 2019 si conferma la tendenza espansiva dei volumi delle compravendite nel settore residenziale, in atto dal 2014 - ha sottolineato Andrea Oliva, coordinatore Ufficio studi nazionale Fimaa - ma nonostante questo il mercato immobiliare italiano si presenta in una fase di assestamento, più che di ripresa effettiva. I prezzi, nel complesso, sono orientati verso la stabilità, con l’unica eccezione delle locazioni che segnalano prezzi in aumento”.

“L’analisi evidenzia come la casa sia sempre l’investimento più amato dagli Italiani - ha invece fatto notare Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa - A sostenere il mercato immobiliare sono diversi fattori. In primo luogo i valori degli immobili ancora tendenzialmente in leggero calo, i tassi di interesse sono ai minimi storici, per effetto del secondo quantitative easing avviato dalla Banca centrale europea lo scorso novembre: il che vuol dire mutui a tassi, sia fissi sia variabili, davvero vantaggiosi”.

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Seconde case, affitti in crescita ma prezzi in calo: Capri la località più cara

Aumentano le compravendite (+6%) ma i prezzi scendono ancora in tutta Italia. Cresce il mercato della locazioni: +1,3%

Le compravendite salgono ma i prezzi scendono ancora. La tendenza generale del real estate italiano si riflette e anzi diventa ancora più evidente nel settore delle seconde case: è il dato che emerge dall'Osservatorio annuale diffuso questa mattina da Fimaa (l’associazione degli agenti immobiliari aderente a Confcommercio) elaborato in collaborazione con Nomisma e pubblicato da Il Sole 24 Ore.

Secondo l'indagine, nel 2018 si è registrato un incremento del 6,1% delle compravendite nelle località turistiche: spiccano gli acquisti di immobili sui laghi (trainati soprattutto dal Lago di Como) con un aumento del 7,6%. Seguono le località marittime con +6,4% e la montagna con +4%. Allo stesso tempo, però, i prezzi scendono ancora del -1,8%, anche se in misura minore rispetto all'anno precedente(-2,5%). L'unica regione dove i prezzi risalgono è il Friuli Venezia Giulia (+1,5%) mentre un vero e proprio crollo lo registrano il Lazio (-3,5%) e la Liguria (-3,1%).

In controtendenza il mercato degli affitti: le locazioni crescono del +1,3% su base annua, in miglioramento rispetto al 2018, beneficiando della crescita dei flussi turistici. L’aumento ha interessato maggiormente le località marittime (+1,9% in media) e lacustri (+1,0%), mentre le località di montagna sono in media sugli stessi livelli del 2018.

Quali sono le località più care per quanto riguarda le seconde case? Davanti a tutti c'è Capri, con valori che raggiungono i 12.700 euro al mq. Al secondo posto troviamo Forte dei Marmi (ben 12.600 euro al mq) e Madonna di Campiglio (circa 12.400 euro al mq). Santa Margherita Ligure, dopo parecchi anni in vetta alla classifica, scende al quarto posto, seguita da Courmayeur, Cortina d'Ampezzo e Porto Cervo.
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