Immobiliare in Europa: prezzi delle case in aumento ma Italia in affanno

Il report di Eurostat: il nostro Paese e il resto del continente continuano a viaggiare a due velocità

Nell'Europa pre-Coronavirus i prezzi delle case aumentano ma in Italia arrancano. È quanto emerge dal consueto report stilato da Eurostat sul mercato immobiliare dell'Eurozona per quanto riguarda l'ultimo trimestre del 2019.

Dallo studio, infatti, spiccano due dati fondamentali che evidenziano come il nostro Paese e il resto del continente viaggino a due velocità: nel quarto trimestre del 2019 i prezzi delle case sono aumentati del 4,2% nell’Eurozona e del 4,7% nell'area dell’Unione europea a 27 rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente mentre in l’Italia l'incremento è molto più contenuto: solo +0,3%

Nel Belpaese, infatti, rispetto al terzo trimestre del 2019, si registra un aumento dei prezzi delle abitazioni pari allo 0,7% nella zona euro e dello 0,8% nell'Ue-27. Si registra però un calo dell'indice -0,2% rispetto al trimestre precedente. Questi numeri non sorprendono: l’indice italiano non si è mai allineato a quello europeo, rimanendo al di sotto della media di crescita anche nel momento del picco massimo. 

Tra gli Stati membri, gli aumenti più significativi su base annua si sono avuti in Lussemburgo (+11%), Slovacchia (+10,9%), e in Croazia (+10%). Si è registrato un solo calo, a Cipro (-4,8%). Rispetto al trimestre precedente, gli aumenti più marcati si sono registrati a Malta (+3,5%), Estonia e Croazia (+2,9% ciascuno), e Polonia (+2,8%). I cali principali si sono visti a Cipro (-3,7%), in Danimarca (-3,2%), e in Ungheria (-1,5%).

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Immobiliare, le previsioni di S&P: "Prezzi case a +0,5% nel 2020"

Dopo la sostanziale stagnazione del 2019, i prezzi tenderanno un timido aumento, Coronavirus permettendo.

Come si muoveranno i prezzi delle abitazioni delle case nel 2020? A provare a dare una risposta a questa domanda è S&P Global Ratings nel suo recente rapporto sul settore immobiliare in Europa. 

Secondo la stima dell'agenzia di rating, i prezzi delle abitazioni in Italia saranno leggermente più dinamici rispetto allo scorso anno, con un incremento dello 0,5% rispetto allo 0,1% del 2019. Particolarmente positivo il dato della fine dell'anno scorso quando si è registrato un andamento positivo nel terzo trimestre 2019 (+0,4%) per la prima volta dal 2016.

Da tener conto, però, che le stime sono state fatte prima della diffusione del Coronavirus e delle norme restrittive Italia: "La recente epidemia - si legge in una nota sta avendo un impatto negativo sulla crescita della Cina e su quella del resto del mondo, e questo potrebbe portare a una revisione al ribasso delle nostre previsioni di crescita del PIL italiano A nostro avviso, questo si tradurrà in una ripresa contenuta dei prezzi delle abitazioni".

Secondo S&P, tassi di interesse storicamente bassi e rapporto prezzo/reddito superiore al 12% continueranno a sostenere la domanda di abitazioni nelle città e regioni italiane più dinamiche, in particolare nel centro-nord. Sempre Coronavirus permettendo.

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Idealista, prezzi delle case ancora in discesa: a febbraio -0.3%

Il prezzo medio in Italia è a quota 1.691 euro al metro quadro. La performance migliore è della Puglia: +1,2%

Prezzi delle case ancora in discesa, seppur lieve. È quanto emerge dall'ultimo report dell’Ufficio Studi di idealista per quanto riguarda il mese di Febbraio 2020. 

Secondo l'analisi, i prezzi delle case esistenti hanno registrato una diminuzione dello 0,3%, con il prezzo medio del mattone in Italia a quota 1.691 euro al metro quadro. Il dato è in linea con la tendenza dell'ultimo anno: il calo, infatti, è del 2,4% rispetto a febbraio 2019.

Andando nel dettaglio, ci sono 12 regioni che registrano un calo dei prezzi: le peggiori sono le Marche (-1,7%), Trentino-Alto Adige (-1,6%) e Valle d’Aosta (-1,5%). Al contrario, il recupero maggiore spetta alla Puglia (1,2%) davanti a Liguria (0,5%) e Piemonte (0,3%).

La regione che vanta i valori più alti è ancora la Valle d’Aosta (2.479 euro/m2) davanti a Liguria (2.472 euro/m2) e Trentino-Alto Adige (2.367 euro/m2). Le regioni più economiche, invece, sono al sud: la Sicilia, con 1.064 euro al metro quadro, è la meno cara seguita da Molise (942 euro/m²) e Calabria, fanalino di coda con 904 euro al metro quadro.

Per quanto riguarda invece i capoluoghi, prevalgono inevitabilmente i segni meno in 60 città sulle 110 analizzate. Il comune dove i prezzi hanno registrato la frenata più forte è Barletta (-5,1%) seguita da Andria (-4,8%) e Cuneo (-4,2%). La solita Milano, invece, registra l'aumento più significativo (addirittura +4,3%) staccando sul podio Rovigo (2,7%) e Ragusa (2,6%). Tra le altri grandi metropoli, i prezzi risultano in discreta crescita a Bologna (1,5%) e Firenze e (0,9%) mentre sono sostanzialmente stabili Venezia, Napoli e Roma.

Venezia con 4.497 euro/m² si conferma la città più cara davanti a Firenze (3.964 euro/m²) e Bolzano (3.607 euro/m²). I capoluoghi più economici restano sempre soprattutto nel Mezzogiorno: spicca Ragusa (852 euro/m²), mentre Caltanissetta è seconda (782 euro/m²).

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