Lunedì, 18 Marzo 2019

Mutui, a febbraio continua la discesa del tasso fisso

Assorbito l'allarme per il possibile rialzo dello spread, tornano ad aumentare anche le richieste per i mutui a tasso variabile.

Buone notrizie per chi deve comprare casa stipulando un mutuo. Nonostante l'atteso rallentamento dell'economia tricolore e l'allarme spread dei mesi scorsi, infatti, i tassi continuano a rimanere ai minimi: secondo l'Osservatorio mensile di MutuiOnline.it il tasso fisso registra anzi una lieve discesa, mentre il variabile rimane sostanzialmente stabile.

Il tasso fisso medio registrato a febbraio è dell’1,89% sui mutui a 20 e 30 anni (a gennaio era 1,90%) e un tasso variabile medio dello 0,88% (a gennaio era 0,87%). Rispetto all'ultimo trimestre 2018 aumentano le richieste con finalità acquisto prima casa (da 49,2% a 54,8%), a discapito delle surroghe (da 40,7% a 34,1%); andamento analogo per le erogazioni, dove la finalità acquisto prima casa cresce (da 44,4% a 47,6%) e le surroghe si riducono (da 48,2% a 44,4%).

A ulteriore dimostrazioni che le prospettive sullo spread sono migliorate c'è il dato di richieste di mutuo a tasso variabile, cresciuto nel primo trimestre dell'anno dal 13,8% al 16,9%. Il fenomeno è più contenuto per le erogazioni (dal 9,4% al 10,1%). I mutui a tasso fisso hanno ancora un peso importante nelle scelte delle famiglie italiane (80,8%) e in quelle delle banche (88,9%).

Sempre secondo l'Osservatorio del portale, nel periodo preso in esame si registra una leggera contrazione al Nord (da 49,3% a 48,2%) a vantaggio del centro Italia (da 34,5% a 35,6%) e del Sud (da 10,7% a 11,4%). Dal lato della domanda, guadagnano poco il Sud (da 14,5% a 15,3%) e le Isole (da 6,0% a 6,2%).

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