Verso il nuovo Governo giallo-rosso, Confedilizia: "Servono proroga cedolare secca e riduzione tasse"

Verso il nuovo Governo giallo-rosso, Confedilizia: "Servono proroga cedolare secca e riduzione tasse"

Mentre continuano le trattative per la formazione dell'esecutivo, il presidente di Confedilizia indica le urgenze del settore immobiliare.

La cedolare secca sugli affitti commerciali e la misura specifica del 10% della cedolare secca per i contratti di locazione abitativi a canone calmierato. Sono queste le due priorità su cui dovrebbe concentrarsi il nuovo Governo per quanto riguarda il settore immobiliare secondo il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, intervistato dal portale Idealista.

"Al di là di chi gestirà la manovra, le urgenze del settore immobiliare sono due: c'è la nuova cedolare secca sugli affitti commerciali, che è stata prevista solo per i contratti stipulati nel 2019. Come minimo bisognerebbe prorogarla e dire che si applica anche per i contratti stipulati nel 2020, molto più saggio - ed è la nostra richiesta - sarebbe dire che si applica a regime almeno per tutti i nuovi contratti". 

"C'è poi in scadenza la misura specifica del 10%, quindi un po' ridotta, della cedolare secca per i contratti di locazione abitativi a canone calmierato, quelli cosiddetti a canone concordato. Prima è stata fatta per un quadriennio, poi è stata rinnovata per un biennio in scadenza a fine 2019. Anche qui, buon senso vorrebbe che si stabilizzasse anche per favorire l'accesso all'abitazione; la vogliono anche i sindacati inquilini - prosegue Spaziani Testa -. Non c'è motivo di rinnovarla ogni volta per uno, due, quattro anni, quando poi è un classico caso in cui la stabilità è fondamentale".

"Queste sono proprio le urgenze date da scadenze. Poi noi con il governo dimissionario avevamo in corso anche dei ragionamenti sulla diminuzione della tassazione patrimoniale, che è un'urgenza storica ormai dal 2012 - sottolinea il presidente di Confedilizia -. La tassazione patrimoniale è già talmente elevata che un governo che non la riduca è, di fatto, responsabile quasi quanto chi l'ha portata a questi livelli".

Ultima modifica ilLunedì, 02 Settembre 2019 11:24
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