Mutui, Bce e allarme spread rientrato: ecco perché le banche non aumentano i tassi

Mutui, Bce e allarme spread rientrato: ecco perché le banche non aumentano i tassi

Nonostante le previsioni non proprio rosee per l'economia tricolore, ancora oggi conviene accendere un mutuo.

I tassi dei mutui? Aumenteranno poco e in maniera graduale nei prossimi mesi, senza scossoni. Dopo l'allarme sui mercati, in molti hanno temuto un'inevitabile crescita dei tassi: le banche, infatti, avevano reagito alla paura aumentando il proprio margine di guadagno sui mutui, margine  negli anni della crisi si era ridotto tanto da rasentare valori vicini allo zero. Ma il costo dei mutui non è aumentato come ci si aspettava, anzi. 

Sono diversi i fattori che, nonostante le acque ancora agitate sui mercati e le previsioni non proprio rosee per l'economia tricolore, tengono i tassi ancora bassi. A spiegargli è il portale Mutuionline.it: i primi due dati da citare sono quelli di Euribor ed Eurirs il cui trend dipende dalla decisioni prese dalla Bce. L’Euribor segna -0,31% da novembre, l’Eurirs a 20 anni segna a febbraio l’1,19%.

Un altro elemento che contribuisce a non far aumentare i tassi sono le rassicurazioni della Bce, nonostante il fatto che si sia definitivamente chiuso il famoso "Quantitative easing" che nei momenti più neri della crisi aveva rappresentato un vero e proprio scudo per il sistema bancario italiano. La Banca Centrale Europea ha messo in pratica una la "long term refinancing operation": una serie di operazioni di finanziamento a lungo termine a condizioni agevolate per le banche.

Acquistare casa adesso conviene quindi? La risposta è sicuramente sì. Nell'immediato futuro, infatti, si potrà stipulare un mutuo a condizioni molto vantaggiose. 

Ultima modifica ilMercoledì, 03 Aprile 2019 13:38
Torna in alto