Martedì, 28 Maggio 2019

Mutui ipotecari in aumento: +9% nel 2018. Tassi al minimo storico

Secondo il Rapporto Immobiliare di Agenzie delle Entrate e Abi, aumenta il capitale finanziato mentre il tasso medio è del 2,17%

Almeno una casa su due viene acquistata con un mutuo. A dirlo è il Rapporto Immobiliare 2019 dedicato al residenziale e preparato da Agenzie delle Entrate e Associazione bancaria italiana (Abi) che analizza volumi, capitali erogati e tasso medio dei mutui registrato nel corso del 2018. 

Sono circa 283 mila gli acquisti di abitazioni assistite da mutuo ipotecario con un aumento rispetto all'anno precedente dell’8,8%. Analizzando le varie aree del paese, i maggiori incrementi si osservano nel Nord-Est e nel Centro,+12,3% e +10,5%, rispettivamente, con un’ incidenza che sfiora il 55% per il Nord Est ed è del 53,2% al Centro. Una variazione sostenuta si osserva anche nelle Isole (+9,1%) mentre il recupero è del 6,4% per il Nord Ovest e del 7,3% per il Sud.

A favorire la ripresa dei volumi scambiati hanno contribuito due fattori in particolare: da una parte la flessione dei prezzi delle case, dall'altro il livello particolarmente modesto dei tassi di interesse. Questi dati hanno permesso di aumentare la capacità delle famiglie italiane di accedere al finanziamento bancario per l’acquisto della propria abitazione. Anche il "Loan to Value", cioè il rapporto tra l’ammontare dei nuovi mutui residenziali erogati dalle banche e il valore dell’immobile oggetto dell’acquisto analizzato in un rapporto di Bankitalia, risulta in crescita dal valore minimo del 55,0% nel 2013 al 74,3% di fine 2018.

Nel 2018 il capitale complessivo finanziato è di 35,7 miliardi di euro, in aumento del 9% (circa 3 miliardi in più). I rialzi sono diffusi in tutto il Paese con percentuali che oscillano tra il 13% del Nord Est e il 5,9% del Nord Ovest. Il capitale unitario per un’abitazione ipoteca risulta stabile al livello riscontrato nel 2017. A livello nazionale il valore medio è di circa 126 mila euro, raggiunge i 130 mila euro medi unitari al Nord Ovest ed è minimo a 108 mila euro nelle Isole. 

Parlando invece di tassi, quello medio applicato alle erogazioni per acquisto di abitazioni nel 2018 diminuisce ancora di 0,22 punti percentuali portandosi così al 2,17%: si tratta di un nuovo, ennesimo minimo storico. I tassi medi più elevati sono nelle regioni del Sud (2,34%) e nelle Isole (2,25%), mentre i tassi più bassi, poco sopra il 2%, si registrano nelle regioni del Nord (2,04% al Nord Est e 2,08% al Nord Ovest). La durata media del mutuo16 è sostanzialmente ferma a 22,9 anni e risulta analoga tra le aree del paese. Cala quindi anche la rata media: 585 euro mensili, in diminuzione del 2,1% rispetto al 2017.

 

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Intelligenza artificiale per l'Immobiliare: ecco come l'AI può rivoluzionare il real estate

Sempre più aziende si affidano all'AI per ottenere efficienza e risultati migliori. Se ne è parlato in un convegno a Milano.

L’intelligenza artificiale è la chiave che rivoluzionerà il mercato immobiliare. L'AI sta infatti fornendo nuove opportunità e imponendo cambiamenti nei più diversi settori delle attività umane e a questi non fa eccezione il real estate. Delle applicazioni dell'Intelligenza artificiale nel settore immobiliare se ne è parlato durante il convegno “Applicazioni dell'intelligenza artificiale nel settore finanziario ed immobiliare”, organizzato il 9 maggio a Milano dallo Studio legale Pavia e Ansaldo, con Microsoft Italia e Assoimmobiliare.

Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale sta vivendo un boom senza precedenti: le imprese che l’hanno adottata sono aumentate del 270% e per molte è già uno dei pilastri della trasformazione digitale: giusto per fare un esempio, il 52% delle aziende di telecomunicazioni utilizza già il chatbot per interfacciarsi con utenza e clienti. L'IA può essere una grande opportunità di innovazione in particolare in Italia dove il settore immobiliare è considerato ormai vecchio e obsoleto.

Per anni si è sempre pensato che il real estate fosse uno dei pochi settori in cui l’interazione umana restasse fondamentale. Negli ultimi tempi, però, le cose stanno cambiando: le aziende hanno capito che adottando soluzioni di Intelligenza Artificiale anche nell'immobiliare possono garantirsi più efficienza e risultati migliori. Esistono sistemi che permettono un’infinità di controlli integrati: Un esempio su tutti è l'Azure-Digital Twins di Microsoft. 

Alcuni esempio di IA applicata al real estate: i Bot sono soluzioni capaci di, sfruttando soprattutto le piattaforme social di Facebook e Instagram, attirare potenziali acquirenti grazie a delle offerte su misura per loro. Le ricerche sono più semplici e accurate: l'intelligenza artificiale permette infatti di migliorare drasticamente la corrispondenza dei risultati producendo un risparmio enorme in termini di costi e tempo per l'azienda.

Poi ci sono i già citati chatbot, ormai necessari per prendersi cura dei propri clienti rispondendo velocemente alle domande più comuni, come quelle relative ai tassi di interesse, permettendo alle persone interessate di ottenere una risposta in qualsiasi momento e alle agenzie di avere più tempo da dedicare ad altri problemi. Infine ci sono la valutazione dei rischi e del potenziale: grazie all'ai per le società immobiliari è più semplice effettuare un’analisi dettagliata dei rischi, della variazione dei prestiti e, allo stesso tempo, valutare il potenziale di un investimento, facendo una stima di un possibile guadagno da un determinato immobile.

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