Mercoledì, 31 Luglio 2019

Seconde case, affitti in crescita ma prezzi in calo: Capri la località più cara

Aumentano le compravendite (+6%) ma i prezzi scendono ancora in tutta Italia. Cresce il mercato della locazioni: +1,3%

Le compravendite salgono ma i prezzi scendono ancora. La tendenza generale del real estate italiano si riflette e anzi diventa ancora più evidente nel settore delle seconde case: è il dato che emerge dall'Osservatorio annuale diffuso questa mattina da Fimaa (l’associazione degli agenti immobiliari aderente a Confcommercio) elaborato in collaborazione con Nomisma e pubblicato da Il Sole 24 Ore.

Secondo l'indagine, nel 2018 si è registrato un incremento del 6,1% delle compravendite nelle località turistiche: spiccano gli acquisti di immobili sui laghi (trainati soprattutto dal Lago di Como) con un aumento del 7,6%. Seguono le località marittime con +6,4% e la montagna con +4%. Allo stesso tempo, però, i prezzi scendono ancora del -1,8%, anche se in misura minore rispetto all'anno precedente(-2,5%). L'unica regione dove i prezzi risalgono è il Friuli Venezia Giulia (+1,5%) mentre un vero e proprio crollo lo registrano il Lazio (-3,5%) e la Liguria (-3,1%).

In controtendenza il mercato degli affitti: le locazioni crescono del +1,3% su base annua, in miglioramento rispetto al 2018, beneficiando della crescita dei flussi turistici. L’aumento ha interessato maggiormente le località marittime (+1,9% in media) e lacustri (+1,0%), mentre le località di montagna sono in media sugli stessi livelli del 2018.

Quali sono le località più care per quanto riguarda le seconde case? Davanti a tutti c'è Capri, con valori che raggiungono i 12.700 euro al mq. Al secondo posto troviamo Forte dei Marmi (ben 12.600 euro al mq) e Madonna di Campiglio (circa 12.400 euro al mq). Santa Margherita Ligure, dopo parecchi anni in vetta alla classifica, scende al quarto posto, seguita da Courmayeur, Cortina d'Ampezzo e Porto Cervo.
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