Lunedì, 10 Giugno 2019

Immobiliare sempre più digitale: senza app l'agente rischia di perdere il 30% del fatturato

Un'indagine di RockAgent rileva che la maggior parte degli agenti teme di perdere parte del fatturato senza il supporto digitale. 

Il web e le app sono sempre più imprescindibili anche per gli agenti immobiliari. È la realtà che emerge da uno studio realizzato da RockAgent, startup che unisce la fornitura di servizi digitali centralizzati a una rete fisica di agenti presenti nelle città, che ha preso in esame un campione di 500 consulenti.

Analizzando le risposte degli intervistati ci sono pochi dubbi: senza l'aiuto degli strumenti digitali, gli agenti del real estate rischierebbero di perdere parecchi soldi. Per il 51,6% potrebbe produrre un calo di fatturato fra il 30% e il 50%, per il 37% addirittura oltre il 50%, nel giro di 5 anni. App e web permettono di risparmiare tempo in attività manuali e ripetitive, facilitare il remote working e migliorare il rapporto con i clienti.  

Quali sono i servizi più ricercati degli agenti immobiliari? Il 64% del campione vuole strumenti efficaci soprattutto per le campagne di marketing e promozione. Il 61% si dichiara favorevole all’uso della blockchain, ovvero un database condiviso, inviolabile dall'esterno, che permetta di registrare in modo automatico transazioni, dati e contratti.

Allo stesso tempo, però, gli operatori del real estate sono convinti che il fattore umano resterà predominante nella professione: solo il 17% pensa che i sistemi automatici e digitali riusciranno in futuro a sostituire totalmente il professionista. "L'evoluzione è temuta dagli agenti maturi - si legge nello studio - il 20% degli intervistati nella fascia di età 45-54 anni vede questi strumenti come una minaccia più che come un'opportunità. Mentre nella fascia 35-44 anni il 66% ritiene che proprio questo modello ibrido, che coniuga digitale e agente reale, possa contribuire a rilanciare il settore".

 

Leggi tutto...

Mercato immobiliare, il primo trimestre 2019 è positivo: compravendite +8.8%

Positivi i dati dell'Osservatore dell'Agenzia delle Entrate: Bologna e Genova sono le città che crescono di più, male Firenze e Napoli.

Buone notizie per il mercato immobiliare tricolore. Secondo i dati dell’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate, infatti, nei primi tre mesi del 2019 il volume delle compravendite in Italia è aumentato dell'8,8% con un numero di scambi di 138.525: un dato che conferma una tendenza positiva che prosegue da ormai 5 anni.

Analizzando i numeri dal punto di vista geografica, sono nord-est e centro le due zone col più alto tasso di crescita delle compravendite: rispettivamente +11,8% e +10,7%. Molto bene anche il Nord Ovest (+9,6%), decisamente più bassi, invece, i tassi di aumento registrati al Sud (+4,8%) e nelle Isole (+3,3%).

Rimangono forti le differenze tra le principali città italiane: i centri che crescono maggiormente sono Genova e Bologna che toccano rispettivamente +15,2% e +12,9%. Volumi in aumento anche per Roma e Milano, con compravendite in aumento in entrambi i casi dell’11%. Poco mosse o addirittura negativi le altre quattro grandi città: Palermo e Torino salgono poco (+2%) mentre scendono Napoli (-1,3%) e Firenze (-5,2%).

Segnali positivi dal mercato del residenziale ma non solo: in aumento è anche il flusso di compravendite di cantine e soffitte (12,3%), praticamente il doppio rispetto all'ultimo trimestre del 2018 (+7%), e il mercato di box e posti auto che fa segnare un +10,4%. 

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS