Tasse 2021: a giugno le scadenze per Imu e imposte sui redditi
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Una data rossa sul calendario di Dicembre, ma non si tratta delle tanto attese feste natalizie. Lunedì 2 dicembre sarà, infatti, il giorno in cui scadranno tutti gli adempimenti e versamenti previsti generalmente per la fine di novembre: questo questa data i contribuenti dovranno regolare i conti dichiarazione dei redditi per l’ex Unico, acconti Irpef, Ires e Irap per Partite Iva, seconda rata della pace fiscale o rientro nella Rottamazione ter tramite la riapertura dei termini ed esterometro.
SCADENZE E DICHIARAZIONI La scadenza per chi dichiara le imposte con il modello Redditi (reddito persone fisiche, società di persone, società di capitali, Irap), in realtà, sarebbe fissata a fine settembre. Tuttavia, il Decreto Crescita (34/2019) ha stabilito che il termina slitti a fine novembre, ma visto che il 30 cade di sabato, il termine ultimo passa al 2 dicembre 2019.
Stessa scadenza anche per altri due adempimenti dichiarativi: la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva del terzo trimestre, e l’esterometro di ottobre.
VERSAMENTI E PACE FISCALE Lunedì cruciale anche per chi deve pagare le imposte, nello specifico l’acconto Irpef, Ires e Irap. Anche in questo caso l’intervento del decreto fiscale ha modificato leggermente il meccanismo. I contribuenti dovranno pagare solo il 50% (e non il 60%), in attesa del conguaglio che dovrà essere pagato a giugno.
Per quanto riguarda la pace fiscale, chi aveva già aderito alla rottamazione ter ma senza pagare la prima o unica rata entro la fine di luglio, può rientrare nella pace fiscale sanando la propria posizione entro il 2 dicembre. Si tratta, di fatto, di una riapertura dei termini a cui può aderire solamente chi aveva aderito alla pace fiscale entro il 30 aprile.
I contribuenti che, dopo l’invio della dichiarazione, si accorgono di non aver indicato nel modello tutti gli elementi utili, o di aver commesso degli errori, hanno diverse soluzioni per rimediare, con diverse tempistiche. La prossima data utile è quella del 2 dicembre (la data “ufficiale” è il 30 novembre, che quest’anno è però un sabato): entro quel giorno si può presentare il modello Redditi Pf 2019 barrando la casella «correttiva nei termini» sul frontespizio. Chi si accorge dell’errore dopo il 2 dicembre, può comunque inviare un modello Redditi Pf 2019 entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello della dichiarazione da integrare (cioè entro il 2024), indicando nel frontespizio il codice “1”.
Non tutti sanno che i giovani che stipulano un contratto di locazione possono usufruire di un'importante detrazione Irpef. Ma quali sono i requisiti necessari? A spiegare chi e come può accedere a questi incentivi è il portale Fisco Oggi.
Per richiedere la detrazione per canoni di locazione occorre avere un’età compresa tra i 20 e i 30 anni; il contratto di locazione deve riguardare un’unità immobiliare adibita ad abitazione principale (diversa da quella destinata ad abitazione principale dei genitori) e deve essere stipulato ai sensi della legge n. 431/1998; si deve possedere un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro;
La detrazione dall’Irpef è di 991,60 euro, rapportata al numero dei giorni nei quali l’immobile è stato adibito ad abitazione principale, e spetta per i primi tre anni dalla stipula del contratto. Il rispetto dei requisiti richiesti deve essere verificato in ogni periodo d’imposta per il quale si chiede di usufruire dell’agevolazione.