La sfida in Sicilia di Giovanni Quattrocchi: "I prossimi obiettivi? Catania e Palermo”

Un brivido sulla schiena, un sorriso stampato sul viso e un pizzico di emozione. L’avventura di Giovanni Quattrocchi in Iconacasa è iniziata così: un amore a prima vista. Adesso Giovanni è l’Affiliato di Messina e come componente del Gruppo Sviluppo è anche il punto di riferimento del franchising in Sicilia. I prossimi obiettivi? Raggiungere Catania e Palermo!

Partiamo dall’inizio. Cosa facevi prima di entrare nel franchising? Come sei entrato in Iconacasa?
“La mia carriera nel mondo immobiliare è iniziata nel 2002 operando nel settore creditizio: sono stati anni molto importanti per la mia formazione personale e professionale perché ho operato tra Palermo e Roma conoscendo realtà molto diverse. Ma è nel 2010 c’è stata la svolta: ho aperto una mia agenzia immobiliare a Messina, ma mi sono subito accorto che quello che avevo in mente non potevo realizzarlo da solo. Nel 2014 ho conosciuto il marchio iconacasa e uno dei presidenti, Giancarlo Quassia, un visionario. Mi contattò per propormi il progetto, ma io inizialmente lo presi per folle e declinai l’invito. Poi ci siamo incontrati nel febbraio 2019. Ricordo benissimo quel giorno: Catania era una città blindata per la festa della santa Patrona, e noi ci chiudemmo per 4 ore in un ristorante. Così, con la passione e l'amore per la sua Azienda che lo contraddistinguono mi parlò del progetto, anzi del sogno Iconacasa. Me ne innamorai subito: sulla strada di ritorno verso Messina avevo un brivido sulla schiena, un sorriso stampato sul viso e, non lo nascondo, anche un pizzico di emozione. Dentro di me avevo subito accettato”.

Sei un punto di riferimento per Iconacasa nella bellissima Sicilia: parlaci del mercato dell’isola e delle prospettive di crescita 
“Sono onorato di essere il punto di riferimento di Iconacasa in Sicilia: è un’isola dal mercato ‘turbolento’ ma che, operando col giusto metodo, offre grandi soddisfazioni. Attualmente siamo presenti nella città di Messina e nella fantastica Santa Teresa di Riva, piccolo centro poco distante da Taormina. Stiamo dando la possibilità a tanti giovani siciliani di entrare a far parte del nostro team e trasferire loro la passione ed il giusto metodo per poter diventare professionisti nel settore immobiliare. È grazie a loro se nel 2020 e nei primi mesi del 2021 abbiamo raggiunto dei risultati fantastici”.

"Sulla strada di ritorno verso Messina avevo un brivido sulla schiena, un sorriso stampato sul viso e, non lo nascondo, anche un pizzico di emozione. Dentro di me avevo subito accettato".

A proposito di crescita, sappiamo dopo Messina a quali città puntate? Puoi svelarci qualcosa?
“Essere il pioniere in una regione nuova e così importante ha aspetti positivi ma rappresenta anche una grande responsabilità. Stiamo lavorando giorno e notte per poter individuare le figure giuste a cui affidare la grande opportunità di lavorare a Catania e a Palermo. Vogliamo avere dei punti di riferimento validi in queste città strategicamente importanti”.

Tu personalmente punti a nuove aperture? C’è una città che rappresenterebbe un ’sogno nel cassetto’?
“L’obiettivo del 2021 è l'apertura del secondo punto vendita a Messina ed il consolidamento delle due agenzie che dovranno essere la base per l’apertura dei prossimi uffici. Non nascondo che mi piacerebbe l'idea di un punto vendita in una grande metropoli. Tutto è possibile!”.

Oltre ad essere un Affiliato sei anche, e soprattutto, un componente del Gruppo Sviluppo: cosa significa per te questo incarico?
“Sono Onorato di farne parte: in questo momento storico è fondamentale per la nostra azienda perché da qui nascono tutti i futuri progetti che fanno crescere il franchising. Noi puntiamo sulla crescita interna ed il gruppo sviluppo dovrà esser in grado di sfornare giovani imprenditori che saranno il futuro della nostra azienda in Italia ma anche all'estero”.

Per qualsiasi team è fondamentale fissare degli obiettivi: cosa non deve assolutamente mancare all’interno di una agenzia per raggiungerli?
“Il credo nei nostri Valori, fondamenta solide per la nostra azienda, ma non solo. Non devono mancare anche la perseveranza, la costanza, la voglia di mettersi in discussione, l’umiltà e la voglia di imparare. E perché no, un pizzico di predisposizione al rischio, intesa come scommettere su stessi”.

"Sono Onorato di far parte del Gruppo Sviluppo: in questo momento storico è fondamentale per la nostra azienda perché da qui nascono tutti i futuri progetti che fanno crescere il franchising".

Immagina di essere davanti ad un potenziale nuovo affiliato: quali sono i punti di forza che useresti per convincerlo ad entrare in Iconacasa?
“Sicuramente gli stessi che hanno fatto breccia su di me e, penso, su tutti gli Affiliati. Racconterei con passione dei valori aziendali, della mission,  Mille Giovani sì, e di tutto il nostro mondo”.

Adesso non parliamo più di lavoro. Chi sei fuori dall’ufficio? Quali sono le tue passioni, cosa fai nel tempo libero?
“Fuori dall’ufficio sono un marito e un padre di due fantastici bambini che assorbono tutto il mio tempo libero. Durante il lockdown ho scoperto la passione per le auto d’epoca e, avendo la fortuna di avere una certa manualità, mi sto cimentando nel restauro di qualche vettura. Chissà, un giorno ne mostrerò qualcuna!”

 

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Umiltà e grande determinazione, ecco Claudio Bartolini: “Un onore rappresentare Iconacasa in Toscana"

Determinato, voglioso di affrontare nuove sfide ma anche umile e sempre pronto a imparare. Claudio Bartolini è il primo Affiliato Iconacasa nella bellissima Toscana e si è raccontato nella nuova puntata della nostra rubrica Iconapeople. Claudio si è innamorato a prima vista dei valori e dei servizi Iconacasa e nonostante sia solo una “new entry” sente il progetto già un po' suo. Il suo hobby? Il lavoro!

Prima di parlare del presente, parliamo un po’ del passato: chi eri prima di entrare in Iconacasa?
“Sono una persona tremendamente determinata, adoro cogliere le sfide e portarle a termine con soddisfazione. Così anni fa ho risposto con entusiasmo alla proposta di un amico e, dopo aver conferito l’esame a Milano, ho lavorato in un’altra realtà del mondo immobiliare raggiungendo anche traguardi importanti. Il mio segreto? Mettere il cuore in tutto ciò che faccio. Non gettare mai la spugna. Inciampare, cadere e rialzarsi. Vedere chi ho di fronte come una persona con dei sogni da realizzare e dei sacrifici compiuti, come un amico al quale dare un consiglio sincero per vederlo felice e realizzato, non come un semplice cliente”.

Raccontaci del tuo ingresso nel franchising. Perché hai scelto Iconacasa?cosa ti ha colpito di più?
“Come agente immobiliare credo fortemente nel sistema franchising. Infatti, quando ho chiuso i rapporti con la precedente realtà, ho cercato subito un altro gruppo che rispecchiasse i valori in cui credo come, per esempio, la lealtà e il lavoro di squadra. Perché ho scelto Iconacasa? Lo confesso, prima di incontrare uno dei presidenti (Giancarlo Quassia, ndr) ho controllato il sito e i canali social e ho percepito subito la differenza con altre realtà: la trasparenza, la reciprocità e il grande entusiasmo, tutti elementi di cui avevo bisogno. Negli altri franchising, invece, si parla solo di fatturati e di pubblicità, insomma di numeri, mai di valori. Negli ultimi mesi mi sono subito legato molto ai colleghi dell’Emilia Romagna, si vede che tutti vogliono dare il proprio contributo e aiutare”.

Se il “Pionere" di Iconacasa in Toscana. Cosa significa essere il primo Affiliato Iconacasa in una regione così importante dal punto di vista culturale ma anche economico?
“Per me è un onore rappresentare il marchio Iconacasa in Toscana. È motivo di grande orgoglio, ma anche una grande responsabilità e questo è un altro dei motivi che mi ha spinto a entrare nel franchising. Anche se sono uno delle ‘new entry’, sento il progetto Iconacasa già un po’ mio e sono felice di parlarne all’esterno”.

"Per me è un onore rappresentare il marchio Iconacasa in Toscana. È motivo di grande orgoglio, ma anche una grande responsabilità".

Il tuo lavoro si concentra a Ponsacco e Pontedera già da diverso tempo: parlaci del mercato della zona, i suoi pregi e i difetti
“Sono due mercati completamente differenti, anche se sono due realtà distanti pochi chilometri. Pontedera è molto più città, anche più della più rinomata Pisa: il mercato è quindi molto veloce e competitivo. Il difetto? Non riesci a stringere rapporti ben saldi con i clienti. Ponsacco è l’esatto opposto: una realtà più di provincia, dove si fa ancora la vendita seduti al bar, dove l’amico ti passa la notizia. Ma qui i clienti si affezionano di più e riesci a stabilire con loro un rapporto più duraturo”.

Parliamo di futuro: hai in mente nuove aperture a lungo termine? Hai un ‘sogno nel cassetto’?
“Mi definisco un ragazzo fortunato perché ho già realizzato il mio sogno nel cassetto: ho aperto e sviluppato due uffici proprio dove sono nato e cresciuto, cioè tra Pontedera e Ponsacco. Al momento l’apertura di un nuovo ufficio non è una priorità perché sono già molto impegnato con le mie due agenzie e ho due bambini piccoli a casa. L’obiettivo, però, è sicuramente di formare dei ragazzi competenti che possano aprire nuove agenzie col mio aiuto”.

Hai sicuramente grande esperienza nella gestione degli uffici: cosa non deve assolutamente mancare per raggiungere gli obiettivi?
“La perseveranza. Un tempo c’era, adesso invece è merce rara. Oggi i giovani si adagiano e pensano di essere già arrivati al top appena ottengono i primi risultati. Io lavoro da 10 anni e posso dire che ogni giorno c’è sempre un nuovo problema da risolvere. Insomma, non si finisce mai di imparare. Sono dell’opinione che a un professionista serio servano umiltà e perseveranza perché nel nostro lavoro è facile salire in cima, ma basta poco per cadere”.

"Oggi i giovani si adagiano e pensano di essere già arrivati al top appena ottengono i primi risultati. Io lavoro da 10 anni e posso dire che ogni giorno c’è sempre un nuovo problema da risolvere. Insomma, non si finisce mai di imparare".

Immagina di parlare con altri colleghi: con quali armi proveresti a convincerli a entrare in Iconacasa?
“Cercherei di dimostrare quanto sono felice io e quanto lo sono i miei ragazzi in questa nuova realtà. Iconacasa è un progetto giovane ma forte, già molto sviluppato, con tutti i servizi di cui abbiamo bisogno. Credo che questo sarebbe il modo migliore per convincere chiunque”.

Abbandona per un attimo l’abito Iconacasa: chi sei fuori dall’ufficio? Quali sono le tue passioni e cosa fai nel tempo libero?
“Come detto prima, prima di essere un agente immobiliare sono una persona determinata. Forse troppo. Il punto è che non so accontentarmi e non l’ho mai saputo fare. Mi sono laureato alla Facoltà di Economia di Firenze, nell’ambito della gestione delle imprese turistiche. Non contento, ho voluto approfondire ulteriormente, conseguendo una Laurea di Secondo Livello in economia aziendale, governo d’impresa.  Sono anche un sommelier: devo il merito di questa passione ai miei genitori, commercianti nell’ambito della ristorazione, che mi hanno introdotto sin da piccolo nel mondo delle relazioni pubbliche. Il mio hobby? Il lavoro! Oltre quello c’è la famiglia al primo posto. Poi l’unico sport che pratico è il golf: mi rilassa e mi fa staccare completamente dal lavoro”.

 

 

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La ricetta di Alessandro Sarro: "Trasparenza, conoscenza del mercato e un pizzico di sregolatezza”

Riservato ma sicuro di sé e con le idee chiare. Alessandro Sarro è l’Affiliato di Bari Murat e dall’alto della sua esperienza decennale ha parlato del mercato immobiliare nel cuore del capoluogo pugliese e della ricetta per superare i competitors. Gli ingredienti principali? Comunicazione chiara, conoscenza del mercato ma anche un pizzico di sregolatezza.

Partiamo dall’inizio: chi eri prima di entrare in Iconacasa? Come sei entrato nel franchising?
“Il mio percorso lavorativo nel mondo del real estate è iniziato nel 2011. Nonostante la mia giovane età, infatti, sono esattamente 10 anni che opero nel settore immobiliare. Sono entrato a far parte della realtà Iconacasa nel 2015 quando i miei titolari dell’epoca decisero di sposare questo progetto”.

Il tuo ufficio opera in una delle aree più rinomate di Bari. Quali sono pregi e difetti della zona? Come valuti il mercato del capoluogo?
“Il più grande pregio della zona murattiana è sicuramente la velocità nella vendita degli immobili, dovuta anche alla qualità degli acquirenti. Invece è davvero difficile individuare dei difetti perché quando si ama il proprio lavoro ogni difetto si trasforma in un’opportunità. Per quanto riguarda il mercato del capoluogo in generale, posso sicuramente dire che è molto variegato: le tempistiche di vendita di un’immobile variano molto a seconda del quartiere”.

Sicuramente la concorrenza è agguerrita nel cuore di Bari: quali sono le armi migliori di Iconacasa per superare i competitors?
“Professionalità, determinazione e tanta passione sono il mix perfetto per superare i competitors. Il tutto, ovviamente, accompagnato dai servizi del franchising che ci permettono di offrire ai clienti un’assistenza davvero completa, a 360 gradi”.

"Professionalità, determinazione e tanta passione sono il mix perfetto per superare i competitors. Il tutto, ovviamente, accompagnato dai servizi del franchising".

Parliamo di futuro: hai in mente nuove aperture a lungo termine? Se sì, punteresti sempre su Bari?
“A lungo termine punterei ad una nuova apertura ma sempre nella città di Bari”.

Hai sicuramente grande esperienza nella gestione di un ufficio: secondo te cosa non deve assolutamente mancare per raggiungere gli obiettivi?
“Tre sono gli ingredienti per il successo di un ufficio: comunicazione chiara e trasparente sia con i clienti che con il personale, perfetta conoscenza del mercato della propria zona e un pizzico di sregolatezza”

Immagina di essere davanti a un potenziale nuovo affiliato: perché dovrebbe entrare nella rete? Convincilo con tre motivi
“Iconacasa è sicuramente una grande opportunità di crescita e di realizzazione di un sogno, oltre che l’occasione per interfacciarsi, grazie all’interscambio con gli uffici della rete, con altre realtà immobiliari”.

"Iconacasa è sicuramente una grande opportunità di crescita. Qui è possibile realizzare un sogno".

Abbandona provvisoriamente l’abito Iconacasa: chi sei fuori dall’ufficio? Quali sono le tue passioni?
“Sono un ragazzo molto riservato. Adoro il calcio, in particolare il grande Milan: l’auspicio è che nella prossima stagione possa tornare a competere nel teatro che merita, ovvero la Champions League. Nei weekend mi piace andare spesso fuori a pranzo o a cena con la mia ragazza e, quando è possibile, anche fuori città. Sperando di poter tornare presto nuovamente a muoverci come un tempo!”

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