Emergenza Coronavirus: le regole per limitare i rischi di contagio

Il Ministero della Salute ha sintetizzato in 10 punti le principali indicazioni di prevenzione per combattere la diffusione del "Sars-CoV-2"

Dieci semplici regole per diminuire il rischio di contagio e evitare panico inutile. In dieci punti sono state sintetizzate le principali indicazioni di prevenzione contro il nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) e le più frequenti fake news circolanti, puntualmente smentite. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e il Ministero della salute hanno anche raccolto l’adesione degli ordini professionali medici e delle principali società scientifiche e associazioni professionali, oltre che della Conferenza Stato Regioni.

Il virus che causa l'attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2). Lo ha comunicato l'International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.). A indicare il nome un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus virus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2. La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata). 

Quali sono i sintomi di una persona infetta da un Coronavirus? Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache.

I sintomi sono simili a quella della normale influenza e consistono in tosse, febbre, raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti, pertanto, in caso di sospetto di Coronavirus, è necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi. Il nuovo Coronavirus responsabile della malattia respiratoria COVID-19 può essere trasmesso da persona a persona tramite un contatto stretto con un caso infetto, la saliva, tossendo e starnutendo e mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi. Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

 

1 Lavati spesso le mani Evita il contatto ravvicinato con persone

2 che soffrono di infezioni respiratorie acute

3 Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani

4 Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol

5 Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico

6 Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol

7 Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate

8 I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi

Contatta il numero verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni

10 Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus

 

Fonte: Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute

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Coronavirus, la paura contagia i mutui: da gennaio tassi in diminuzione

Da metà gennaio, cioè da quando la crisi legata ell'epidemia si è aggravata, l'indice Eurirs ha subito un brusco calo.

Non solo, vittime, contagiati e un'economia bloccata che rischia di incidere pesantemente sulla crescita globale. Le conseguenze legate al Coronavirus, il pericoloso virus che è esploso in Cina e che conta già migliaia di infetti e centinaia di morti, si allargano a macchia d'olio.

Il Sole 24 Ore, infatti, ha fatto notare che da quando è iniziata la crisi "la volatilità in Borsa è aumentata e, soprattutto, sono scesi i tassi obbligazionari". Si parla, in particolare, dei beni rifugio come Treasury Usa e Bund tedesco. E a risentirne sono anche gli indici Eurirs, da cui dipendono strettamente soprattutto i mutui: il tasso definitivo, infatti, è dato proprio dalla somma dell’indice Eurirs (viene preso di solito quello corrispondente alla durata del contratto) e uno spread deciso dalla banca.

Gli indici Eurirs hanno registrato un brusco calo, nell’ordine di 20-30 punti base, con un’accelerazione al ribasso a partire da metà gennaio, cioè proprio da quando l'emergenza legata al Coronavirus si è fatta più grave con i primi casi in Europa (e in Italia). "Ciò significa - spiega il quotidiano economico - che chi oggi va in banca per stipulare un nuovo mutuo a tasso fisso si trova dinanzi a delle condizioni decisamente più favorevoli rispetto a fine 2019".

Ma non è tutto oro quello che luccica. Proprio questa repentina diminuzione dimostra l'estrema volatilità dei tassi Eurirs: "Quindi non è detto che il tasso risultante dal preventivo esibito dalla banca in questi giorni di inizio febbraio 2020 siano poi quelli effettivi. Perché mediamente dalla richiesta alla stipula passano 60-90 giorni, in questo lasso di tempo gli Eurirs possono variare, anche profondamente".

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Le conseguenza del Coronavirus sull'economia mondiale: In Italia colpiti lusso e turismo

Secondo le prime stime, a livello economico la nuova epidemia potrebbe avere conseguenze ben maggiori rispetto alla Sars.

Quali saranno gli effetti del famigerato Coronavirus sull'economia mondiale? Mentre l'epidemia continua a diffondersi e aumentano i casi di contagio (e purtroppo anche i morti), spuntano le prime stime di quelle che potranno essere le conseguenze già a breve periodo a livello globale. Il Sole 24 Ore ha provato a raccogliere alcune previsioni.

A subire gli effetti maggiori e più tragici sarà ovviamente la Cina: l'economia del Dragone, già duramente colpita dalla guerra dei dazi di Trump, adesso deve fare i conti con 50 milioni di persone in quarantena, intere città isolate, fabbriche e aziende chiuse. Tutto questo, secondo Oxford Economics, potrebbe costare due punti percentuali di Pil, facendo abbassare la crescita dal 6% inizialmente previsto al 5,4% nel 2020. 

Ma gli effetti del virus, ovviamente, non si fermano alla Cina. In un mondo globalizzato e con la seconda economia mondiale duramente colpita, si vanno a danneggiare pesantemente interi settori chimica e delle auto, con le forniture di componentistica per esempio a Toyota e General Motors che iniziano a scarseggiare, ma anche di elettronica e tessile. Bisogna inoltre considerare che l'incidenza della Cina sul Pil mondiale è ben diversa oggi rispetto, per esempio, ai tempi della Sars. Secondo le prime stime, "il coronavirus potrebbe avere un impatto negativo sul Pil mondiale anche superiore all’1,8%, tarpando le ali a una crescita globale stimata per il 2020 al 2,9%".

E l'Italia? Secondo il quotidiano economico "La sindrome cinese ci colpirà in molto più profondo di quanto si pensi: non per il virus di per sé, ma per le sue ricadute economiche". Il motivo è facile da intuire: "il nostro Paese, come la Germania, ha un'economia basata principalmente sulle esportazioni e i cinesi sono i maggiori consumatori mondiali". Adesso con milioni di persone in quarantena e i consumi in calo la domanda dalla Cina potrebbe crollare.

I due settori del made in Italy che probabilmente soffriranno di più sono turismo e lusso. "Entrambi molto importanti per l'economia tricolore: il turismo vale il 10% del Pil italiano, il lusso oltre il 50% della nostra bilancia commerciale". Ma con i voli dalla Cina cancellati e una generale psicosi da virus a livello mondiale, è facile immagine che soprattutto il turismo potrebbe avere ricadute molto pesanti.

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