Un'estate al mare: le case più care sono in Campania. Nella top 10 Toscana e Liguria

Immobiliare.it ha stilato la classifica delle località marittime più care d'Italia: in testa l'arcipelago campano e la Riviera di Levante.

L'estate è arrivata ed è tempo di vacanze: chi può permetterselo pensa quindi a godersi le meritate ferie in una casa o villa al mare. Ma quali sono le località dove le sistemazioni estive sono più care? A fare una classifica è una recente analisi del portale Immobiliare.it che ha calcolato i prezzi medi richiesti da chi vende casa nelle località marittime. 

Ne è emersa una classifica dominata soprattutto dalla Campania che piazza ben tre località nella top10: al primo posto le isole dell'arcipelago con un prezzo medio al metro quadro di 6.269 euro, più alta del 234% rispetto alla media nazionale. Sempre sul podio, ma al terzo posto, c'è la costiera amalfitana (5.391 euro al metro quadro con una variazione rispetto alla media del 187%). La terza località campana è la costiera sorrentina che si piazza al nono posto.

Nella graduatoria spicca anche la Liguria: la Riviera di Levante è la seconda zona più cara d'Italia: per acquistare una casa la spesa media è di 5.908 euro al metro quadro, il 214% in più rispetto al costo medio di un immobile in Italia. Le Cinque Terre sono al quinto posto (4.603 euro al metro quadro) mentre la Riviera di Ponente è solo decima (3.888 euro al metro quadro)

Scorrendo la classifica troviamo anche la Toscana che piazza due località: la Versilia, al quarto posto con 4.983 euro al metro quadro, comunque il 165% più cara della media nazionale, e poi la maremma Grossetana, settimana con 4.069 euro al metro quadro. Chiudono la graduatoria l'arcipelago ponziano per il Lazio (al sesto posto con oltre 4.461 euro al metro quadro) e la Gallura per la Sardegna poco sopra i 4mila euro al metro quadro all'ottavo posto.

E per chi vuole una villa al mare ma non ha il portafoglio così "grande"? La soluzione si chiama Calabria: è la regione dove si concentrano le località marittime più economiche, con una media di 1.288 euro al metro quadro, quasi 5mila euro in meno rispetto alle rinomate isole campane.

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Entusiamo e visione, gioia e determinazione: il futuro della Campania è Valerio Cocorullo

Quando si parla di Napoli si pensa subito al mare, al Vesuvio e alla buona cucina. Quello che ha colpito noi, invece, è il sorriso delle persone. Siamo a Giugliano in Campania, nell'entroterra partenopeo per conoscere meglio il portabandiera campano Iconacasa.

Parlavamo di sorrisi perché, in un freddo pomeriggio di febbraio, siamo stati accolti con calore e gioia, con lo stesso sorriso che abbiamo visto sulle facce dei passanti per strada e sui volti degli avventori del bar del paese mentre gustavamo l'immancabile caffè di benvenuto.

Torniamo in Via Oasi Sacro Cuore, da fuori vediamo un ufficio impeccabile che brulica di persone: entriamo e ritroviamo il sorriso, ormai segno distintivo, sia sui volti dello staff che su quelli dei clienti in un locale grande che profuma ancora di nuovo. Con l'ingresso in Iconocasa, Valerio ha voluto cambiare location per rendere sempre più confortevole l'esperienza del cliente e più efficiente l'operatività del suo team. Due chiacchiere con i suoi ragazzi prima di accomodarci nel suo ufficio per completare l'intervista.

Valerio Cocorullo, 33 anni, napoletano doc, ami il calcio e il tuo lavoro. Raccontaci qualcosa che non sappiamo di te!
Precisiamo subito che i 33 (anni, ndr) li tocco a maggio, quindi per ora sono 32! Ho iniziato questo lavoro nel giugno del 2006, dopo aver lasciato la facoltà di Architettura e dopo aver fatto altri lavori senza trovare qualcosa che mi coinvolgesse a pieno. Con l'immobiliare è stato amore a prima vista, ho capito sin da subito di aver trovato la mia dimensione. Essere parte integrante della realizzazione dei sogni delle famiglie che vendono o comprano casa mi ha affascinato sin dal primo giorno... e mi affascina tutt'oggi.

Ho iniziato dal basso, macinando chilometri e conoscendo persone per strada, man mano che raggiungevo obiettivi imparavo e crescevo professionalmente fino a diventare responsabile dell'ufficio in cui lavoravo nel 2010, all'età di 25 anni. Ci sono voluti 9 mesi esatti per maturare l'idea di fare il grande salto e aprirmi un'agenzia immobiliare tutta mie. Era il 2011, la crisi immobiliare era nel suo momento più buio ma io ero sicuro di poter affrontare ogni avversità. I motivi e gli stimoli che avevo sarebbero stati più forti di ogni ostacolo. Se sono qui a parlarne penso di aver vinto la battaglia (ride, ndr).

Quando non sono in ufficio mi divido tra le mie due più grandi passioni: la famiglia e il calcio. Sono sposato da due anni e padre da uno: la famiglia è il rifugio dopo una giornata intensa di lavoro, il miglior modo per trascorrere il tempo libero. Dopo la famiglia c'è il calcio, vissuto da presidente e allenatore con il mio tanto amato Atletico San Lorenzo. E per concludere, da buon napoletano, tifo e seguo il Napoli sperando che sia l'anno giusto per rivivere quelle emozioni che ci mancano dai tempi di Maradona (ride e si lascia andare o più di un gesto scaramantico).

Tornando al mondo del lavoro, come hai conosciuto Iconacasa e cosa ti ha convinto ad abbracciare il progetto?
Ho conosciuto Iconacasa ad un corso di formazione gratuito per agenti immobiliari organizzato e offerto do loro. Era il 7 novembre del 2016 quando rimasi folgorato dal loro contagioso entusiasmo e dall'ambizioso progetto di sviluppo. Da subito in me è nata lo voglia di conoscere meglio l'azienda e farne pane, far parte di qualcosa di grande. Il mese dopo, il 21 dicembre, sono stato ospite del Christmas Gala. Il calore e l'entusiasmo erano contagiosi e non ci ho pensato due volte a firmare il mio contratto di franchising, tra la gioia e lo stupore tanto loro che mio! La presidenza mi è stata vicina dal primo giorno mettendomi a disposizione ogni strumento e tutti i servizi per mettermi nelle condizioni di poter dare il massimo. Le stesse emozioni le ho riprovate al Christmas Gala dell'anno successivo: non ero più ospite ma parte integrante della famiglia Iconacasa. Questa volta però firmavo il contratto per un secondo ufficio: Napoli Fuorigrotta.

Secondo te quali sono le cose più importanti in un'agenzia immobiliare di successo?
Preparazione, professionalità, lealtà e tanta, ma tanta passione per questo lavoro.

Qual é il tuo motto?
Con noi ti senti a casa

Sei il pioniere dello Campania, come ti senti e cosa pensi dello sviluppo dello regione?
È un onore ma anche una grande responsabilità. Iconacasa ho riposto in me piena fiducia e non ci può essere cosa più stimolante che dimostrare che tale fiducia e ben riposta. Diventare Area Manager della mia cara Campania é motivo di orgoglio e sprone a trasmettere a chi mi accompagnerà nella crescita i valori aziendali, la mission e la vision che rendono unica Iconacasa. Non sarà sarà facile, ma anche grazie al supporlo del franchisor, lo sviluppo capillare e sano avverrà già nel medio termine.

Cosa c'è nel tuo futuro e in quello di Iconacasa in Campania?
Personalmente ho l'obiettivo di crescere come imprenditore, sfruttando le opportunità che mi si presenteranno lungo il percorso e diventare una figura chiave in azienda. Iconacasa ha tutto per crescere esponenzialmente, sia in Campania che in Italia. Il futuro è nostro!

Finisce così l'intervista. Dopo i saluti e i tanti sorrisi che scaldano il cuore, ci rimettiamo in viaggio con la ferma convinzione di avere un grande punto di riferimento anche in Campania. Torniamo a casa arricchiti e con uno spirito nuovo, rientriamo con la voglia sa e l'entusiasmo contagioso di Valerio e la consapevolezza che Iconacasa è sulla giusta strada, convinti anche noi che il futuro sarà nostro!

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