Efficienza energetica, la tua casa è smart? Ecco il "livello di prontezza"

La nuova bozza di Decreto introduce una grande novità che misurerà quanto un edificio è pronto all’utilizzo di tecnologie smart.

La smart home sbarca tra gli indicatori per la misurazione della prestazione energetica degli edifici. Il Consiglio dei Ministri ha infatti dato il via libera preliminare alla bozza di Decreto sull'efficienza energetica degli edifici che mira a razionalizzare le disposizioni delle precedenti direttive sulla prestazione energetica in edilizia: l'obiettivo della norma è accelerare la ristrutturazione economicamente efficiente degli edifici esistenti. 

Il decreto introduce una grande novità:il livello di “prontezza” dell’edificio all’utilizzo di tecnologie smart. Questa nuova tipologia di indicatore andrà a sommarsi a quelle già normalmente utilizzate per la classificazione dell’edificio operata sulla base della prestazione energetica. Questo significa che il valore di un immobile si misurerà anche in base alla predisposizione all’installazione di impianti domotici e tecnologie innovative. 

Oltre al nuovo indicatore, il decreto prevede l'aggiornamento delle metodologie di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica degli edifici: conterà anche l'obbligo di installazione di infrastrutture per la mobilità elettrica e di sostituzione degli impianti tecnici. A cascata, saranno quindi modificati i requisiti professionali e i criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza dei certificatori energetici, cioè gli esperti cui affidare l’attestazione della prestazione energetica degli edifici.

Il decreto esclude dagli obblighi gli edifici tutelati ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio nel caso in cui l’adeguamento ai nuovi obblighi implichi alterazioni sostanziali e non compatibili con il vincolo cui sono sottoposti.

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