Giovedì, 28 Novembre 2019

Osservatorio Nomisma: prezzi delle case col segno più dopo 10 anni

Nel tradizionale Osservatorio Immobiliare sono previsti oltre 660mila scambi a fine 2019 con prezzi in lieve aumento del +0.2%

Il mercato residenziale italiano resiste stoicamente alla congiuntura economica. A confermarlo è l'Osservatorio Immobiliare 2019 di Nomisma che ha messo sotto la lente d'ingrandimento la situazione immobiliare nelle principali città italiane. L'analisi del report è stata pubblicata da Il Sole 24 Ore.

La notizia più importante riguarda i prezzi: Nomisma infatti registra per la prima volta dopo dieci anni una variazione positiva dei prezzi nel comparto residenziale, seppur molto contenuta (+0,2%) ma comunque un ottimo risultato se confrontato con il segno meno del 2018 (-0,9%). L'aumento del valore degli immobili si registra praticamente in tutte le grandi città italiane, più marcato nelle città del nord: le performance di Milano non rappresentano un elemento di novità, mentre più sorprendenti risultano i progressi registrati a Bologna.

La maggiore spinta alle compravendite immobiliari arriva sempre dal mercato dei mutui grazie soprattutto ai tassi di interesse che toccano continuamente nuovi record al ribasso. Tuttavia Nomisma denota anche una certa fragilità reddituale delle famiglie italiane dovuta in primis alla recente recessione che spinge le banche a mantenere criteri molti rigorosi nell'erogazione dei finanziamenti e questo riduce il numero delle transazioni sostenute da mutuo, che passano dal 58,2% del 2018 al 51,8% del 2019. A favorire l’espansione delle compravendite residenziali ha dunque concorso l’incremento della componente alimentata unicamente da capitale proprio: Il resto viene comprato in contanti.

Secondo le previsioni di Nomisma, quest'anno il mercato immobiliare dovrebbe toccare quota 662mila scambi, per il 92% relativi al comparto residenziale. Rispetto al 2008 le compravendite di abitazioni nell'insieme dei maggiori mercati sono cresciute di 16.000 unità, mentre nel complesso il mercato italiano sconta ancora un differenziale negativo di 60.300 unità. Nel periodo 2008-2019, nell'aggregato dei mercati maggiori, le città con performance residenziali migliori rispetto ai livelli del 2008 sono state Milano e Bologna, alle quali si deve aggiungere Padova.

Milano continua a far registra le performance migliori  l'aumento delle compravendite nel capoluogo lombardo risulta più consistente rispetto alla media delle 13 maggiori città: nel 2019 dovrebbero superare quota 26.000 unità (+6,5% rispetto al 2018) con prezzi e canoni lievemente in rialzo. Molto bene anche Bologna che ha fatto registrare una crescita rilevante del numero di compravendite (12,3% nella prima parte del 2019 rispetto al 2018) e prezzi in salita dell'1,2%. Male invece Roma il cui mercato sembra fermo: i prezzi infatti continuano a scendere ma questo trend dovrebbe contribuire all'incremento delle compravendite.

 

 
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